Lombalgia cronica – Duloxetina agisce modulando dolore
“La duloxetina, attraverso meccanismi che influenzano direttamente la modulazione del dolore, migliora il mal di schiena in pazienti con lombalgia cronica. E’ quanto evidenziato in un lavoro pubblicato sulla rivista Journal of Pain Research
La lombalgia, sia nella sua forma acuta che in quella cronica (CLBP), costituisce un motivo frequente di consultazione in medicino di medicina generale. Spesso è accompagnata da depressione e sintomi depressivi e per tale motivo negli anni si è pensato di utilizzare molecole classicamente utilizzare come antidepressivi per andare ad agire in maniera indiretta sul dolore.
La duloxetina è clinicamente efficace nel disturbo depressivo maggiore e in diversi stati di dolore cronico, incluso il CLBP.
Le ultime linee guida dell’American Collage of Physician evidenziano che i pazienti con lombalgia cronica devono innanzitutto provare terapie non farmacologiche per lenire il loro dolore, per poi passare a trattamenti a base di farmaci anti-infiammatori non steroidei, come terapia di prima linea, e tramadolo o duloxetina come terapia di seconda linea.
L’obiettivo di questa meta-analisi post hoc è stato quello di valutare l’efficacia analgesica diretta e indiretta della duloxetina per i pazienti con CLBP nelle precedenti sperimentazioni cliniche.
Analisi post hoc sono state condotte su 3 studi clinici randomizzati, in doppio cieco in pazienti che avevano ricevuto duloxetina o placebo per il CLBP.
La misura dell’endpoint primario e, quindi, il dolore è stata eseguita attraverso il Brief Pain Inventory, calcolando un punteggio medio del dolore…”
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Fonte: “Lombalgia cronica, la duloxetina agisce modulando il dolore”, PHARMASTAR