Tumori rari – Policitemia vera, in studio di Fase 3 miglioramento della qualità di vita oltre i 7 anni con ropeginterferone alfa-2b
“Dopo 6 anni di trattamento con ropeginterferone alfa-2b, i pazienti con policitemia vera hanno una qualità di vita migliore, con un basso carico di sintomi legati alla malattia e un ridotto fabbisogno di flebotomie rispetto al miglior trattamento disponibile. Lo dimostrano i dati a lungo termine dello studio di fase 3 CONTINUATION-PV estensione dello studio PROUD-PV, presentati al congresso della European Hematology Association (EHA), svoltosi a Vienna
L’analisi finale dei dati, che ha utilizzato un approccio incentrato sul paziente, ha mostrato che durante il sesto anno di terapia con ropeginterferone alfa-2b il carico di sintomi correlati alla malattia, secondo la scala Myeloproliferative Neoplasm Symptom Assessment Form Total Symptom Score (MPN-SAF TSS), è risultato più basso, rispetto al primo anno (dalla quarta settimana di trattamento), per sei dei 10 sintomi previsti dalla scala, tra cui affaticamento, sazietà precoce, malessere addominale, inattività, prurito e febbre.
Nel primo anno, fino alla quarta settimana di trattamento, i sintomi erano stati riferiti da una piccola percentuale di pazienti in entrambi i bracci dello studio (9,5%). L’analisi finale dei dati, ha mostrato, che nel sesto anno di trattamento, la comparsa di sintomi è stata riportata dal 15,7% dei pazienti trattati con ropeginterferone alfa-2b rispetto al 20,7% dei pazienti del braccio di confronto.
Inoltre, al sesto anno di trattamento, i pazienti che avevano dovuto sottoporsi a flebotomia per mantenere il valore dell’ematocrito al di sotto del 45% sono stati il 18,6% nel braccio sperimentale, a fronte del 40% nel braccio di controllo (P = 0,005)…”
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Fonte: “Policitemia vera, con ropeginterferone alfa-2b miglioramento della qualità di vita confermato a oltre 7 anni. #EHA22”, PHARMASTAR