Carcinoma del polmone non a piccole cellule resecabile – Nivolumab più chemioterapia neoadiuvante allunga sopravvivenza libera da malattia
“In pazienti con carcinoma del polmone non a piccole cellule resecabile, l’aggiunta dell’inibitore del checkpoint immunitario nivolumab a una doppietta chemioterapica a base di platino come trattamento neoadiuvante migliora in modo significativo la sopravvivenza libera da eventi (EFS) rispetto alla sola chemioterapia. Lo evidenzia la prima analisi ad interim predefinita della EFS dello studio di fase 3 CheckMate 816 (NCT02998528), che sono stati presentati all’ultimo convegno annuale dell’American Association Cancer Research (AACR)
L’aggiunta di nivolumab alla chemioterapia rispetto al solo trattamento chemioterapico prima dell’intervento ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza libera da eventi con un HR di 0,63 (IC al 97,38% 0,43-0,91).
«Il beneficio di sopravvivenza libera da eventi è stato a favore di nivolumab più la chemioterapia nella maggior parte dei sottogruppi. L’analisi preliminare della sopravvivenza globale ha mostrato una tendenza al miglioramento con nivolumab più chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia con un HR di 0,57. Lo studio continuerà a maturare con un follow-up più lungo» ha detto durate la presentazione dei dati Nicolas Girard, della Versailles Saint Quentin University e direttore dell’Institut du Thorax Curie-Montsouris di Parigi.
Lo studio CheckMate-816
Lo studio CheckMate-816 è un trial multicentrico randomizzato, in aperto, disegnato per valutare l’efficacia e la sicurezza di nivolumab più la chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia, come trattamento neoadiuvante di pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule operabile…”
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Fonte: “Tumore del polmone non a piccole cellule operabile, nivolumab più chemioterapia neoadiuvante allunga la sopravvivenza libera da malattia. #AACR22”, PHARMASTAR