BPCO – Dopo esacerbazione acuta di malattia, bene ventilazione e ossigenoterapia domestica insieme
“I pazienti con ipercapnia persistente dopo un’esacerbazione acuta di BPCO sperimentano tempi più lunghi di sopravvivenza o del tempo alla ri-ospedalizzazione se sottoposti a ventilazione non invasiva in aggiunta all’ossigenoterapia. Questi i risultati di uno studio pubblicato su JAMA e contemporaneamente presentati nel corso del meeting annuale dell’American Thoracic Society
Razionale dello studio
Benché il trattamento dei pazienti con BPCO e insufficienza respiratoria acuta con ventilazione non invasiva migliori gli outcome, l’ipercapnia persistente dopo un evento di esacerbazione di malattia si associa ad un eccesso di mortalità e a precoce re-ospedalizzazione.
L’impiego della ventilazione in aggiunta all’ossigenoterapia in un setting domiciliare rappresenta un’alternativa di trattamento da tenere in considerazione, invece, nei pazienti con ipercapnia.
Per quanto alcuni studi non controllati, di piccole dimensione, abbiano dimostrato l’efficacia fisiologica della ventilazione non invasiva in ambito domestico nei pazienti con BPCO, alcuni studi clinici successivi non sono stati in grado, purtroppo, di documentare un’efficacia fisiologica (riduzione dell’ipercapnia) o clinica (riduzione della mortalità), sollevando domande sulla ottimizzazione relativa all’applicazione di tale intervento in questi trial clinici randomizzati.
Di qui il nuovo studio, volto a verificare l’ipotesi secondo la quale l’aggiunta della ventilazione non invasiva domestica all’ossigenoterapia potrebbe essere in grado di prolungare il tempo alla re-ospedalizzazione o la sopravvivenza di pazienti con ipercapnia persistente post-esacerbazione di BPCO. Necessitante di ventilazione acuta non invasiva…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “BPCO, bene ventilazione e ossigenoterapia domestica insieme dopo esacerbazione di malattia”, PHARMASTAR
