Artrite psoriasica – In un trial di fase 2 risultati promettenti per tildrakizumab
“I risultati di un trial di fase 2, pubblicato su ARD, hanno dimostrato che tildrakizumab, anticorpo monoclonale che blocca selettivamente IL-23 (già approvato per il trattamento della psoriasi a placche, è efficace nel trattamento dei pazienti affetti da artrite psoriasica. Se tali risultati verranno confermati in fase 3, tildrakizumab potrebbe diventare il terzo esponente della classe degli inibitori di IL-23 (dopo ustekinumab e guselkumab) ad essere impiegato nel trattamento di questa condizione clinica
Razionale e disegno dello studio
Un fattore cruciale della patogenesi della PsA è rappresentato dalla sovraregolazione del gruppo di citochine IL-23/IL-17, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.
Tildrakizumab blocca la subunità p19 di IL-23, una citochina a monte della cascata infiammatoria e agisce modificando la patogenesi della malattia con un impatto limitato sul resto del sistema immunitario.
“Un meccanismo d’azione plausibile per questo anticorpo monoclonale prevede l’inibizione del sistema di trasduzione di segnali biochimici delle chinasi indotto da IL-23, con conseguente riduzione della proliferazione delle cellule Th17 e la sottoregolazione delle citochine infiammatorie secrete da queste cellule, come IL-17 e IL-22”.
Tildrakizumab risulta già approvato negli Usa, in Europa, Australia e Giappone per il trattamento della psoriasi a placche.
L’obiettivo di questo trial di fase 2 è stato quello di valutare i possibili benefici di questo farmaco sia sulle manifestazioni articolari che su quelle cutanee di PsA…”
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Fonte: “Artrite psoriasica, risultati promettenti per tildrakizumab in fase 2”, PHARMASTAR
