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Parkinson – Via libera ad ‘AlphaDBS’, il primo sistema ricaricabile di neurostimolazione profonda del cervello

Si chiama AlphaDBS ed è il primo sistema ricaricabile di neurostimolazione profonda del cervello capace di gestire completamente le “fluttuazioni” tipiche della malattia di Parkinson. Una sorta di ‘pacemaker’ in grado di adattarsi automaticamente alle esigenze individuali di ciascun paziente, su cui sono al lavoro da oltre 10 anni gli esperti di Newronika, una società spin-off fondata dal Policlinico di Milano e dall’Università degli Studi di Milano. Ora il sistema AlphaDBS ha raggiunto due fondamentali traguardi: la certificazione a livello europeo come dispositivo elettromedicale impiantabile (marcatura CE), e il primo impianto su un paziente. Questo consentirà l’immissione in commercio del dispositivo e, quindi, la possibilità di essere utilizzato nella pratica clinica per i malati che non rispondono più adeguatamente alle cure con i farmaci

La stimolazione cerebrale profonda o deep brain stimulation (DBS) prevede l’impianto di elettrodi all’interno del cervello, in modo del tutto indolore, che vengono connessi ad uno stimolatore elettrico posizionato sotto la pelle vicino alla clavicola. È un trattamento approvato da tempo, sicuro ed efficace per i pazienti affetti dal Parkinson in stadio avanzato che non sono adeguatamente controllati con le cure farmacologiche. Anche se, negli ultimi venti anni, questo trattamento si è diffuso rapidamente in tutto il mondo, i dispositivi finora in commercio non erano in grado di gestire completamente le fluttuazioni tipiche della malattia di Parkinson. AlphaDBS, invece, è in grado di registrare segnali ad alta fedeltà provenienti dalle strutture profonde del cervello mentre la stimolazione elettrica è accesa, ed è in grado di modificare di conseguenza la stimolazione erogata. Si tratta quindi di ‘leggere’ in tempo reale i segnali del cervello e di far partire la stimolazione elettrica solo quando ce n’è bisogno, proprio come farebbe un pacemaker per il cuore; in questo modo la stimolazione (definita ‘adattativa’) è a misura di ciascun paziente, ed è un primo importante passo verso una medicina sempre più personalizzata.

Finora il dispositivo di Newronika era stato sperimentato su 48 pazienti utilizzando un sistema esterno (quindi, senza posizionarlo sottopelle); poche settimane fa invece è stato realizzato il primo impianto sottopelle in un paziente, e i dati raccolti hanno già convalidato i risultati ottenuti dagli studi precedenti, confermando l’efficacia della stimolazione adattativa. Il dispositivo, inoltre, raccogliendo segnali cerebrali in modo continuo, fornirà dati fondamentali per lo sviluppo dei nuovi trattamenti e costituirà una piattaforma di telemonitoraggio e telecomunicazione tra pazienti e medici unica nel suo genere…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: ” ‘Pacemaker’ impiantabile contro il Parkinson, via libera alla commercializzazione. Frutto della ricerca italiana”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//neuro/pacemaker-impiantabile-contro-il-parkinson-via-libera-alla-commercializzazione-frutto-della-ricerca-italiana–35147