Carcinoma uroteliale muscolo-invasivo, trattamento con nivolumab dimostra miglioramento sopravvivenza
15 FEB – Bristol Myers Squibb annuncia i risultati dello studio di fase 3 CheckMate -274, che ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da malattia (DFS) con nivolumab nel trattamento adiuvante di tutti i pazienti randomizzati con carcinoma uroteliale muscolo-invasivo ad alto rischio trattato chirurgicamente, e nel sottogruppo di pazienti con espressione tumorale di PD-L1 ≥ 1%, raggiungendo entrambi gli endpoint primari dello studio.
CheckMate -274 è il primo studio positivo di fase 3 che ha valutato un trattamento immunoterapico nel setting adiuvante del carcinoma uroteliale muscolo-invasivo.
In tutti i pazienti randomizzati, nivolumab ha quasi raddoppiato il tempo medio vissuto senza recidiva di malattia, dimostrando una sopravvivenza mediana libera da malattia di 21,0 mesi rispetto a 10,9 mesi con placebo, con una riduzione del rischio del 30% (Hazard Ratio [HR] 0,70; intervallo di confidenza [IC] 98,31%: 0,54-0,89; p<0.001). Nei pazienti con espressione tumorale di PD-L1 ≥ 1%, nivolumab ha ridotto il rischio di recidiva di malattia o di morte del 47%, con una mediana di DFS non raggiunta con nivolumab rispetto a 10,8 mesi con placebo (HR 0,53; IC 98,87%: 0,34-0,84; p<0.001). Questi dati sono stati oggetto di una presentazione orale (Abstract #391) all’ASCO Genitourinary Cancers Symposium, che si è tenuto recentemente in modalità virtuale…”
Fonte: “Carcinoma uroteliale muscolo-invasivo. Trattamento adiuvante con nivolumab dimostra miglioramento sopravvivenza”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=92525