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Malattie rare – Leucemia mieloide cronica, nei pazienti già trattati con almeno due TKI asciminib risulta più efficace di bosutinib

Il farmaco sperimentale asciminib ha mostrato un’efficacia quasi doppia rispetto a un inibitore tirosin chinasico (TKI) standard, bosutinib, in pazienti affetti da leucemia mieloide cronica resistenti o intolleranti ai TKI, già trattati in precedenza con almeno due TKI, il tutto con un profilo di sicurezza favorevole. Il risultato arriva dallo studio di fase 3 ASCEMBL, presentato nella sessione dedicata ai late breaking abstracts al congresso annuale dell’Ash

Lo studio ha centrato il suo endpoint primario. Infatti, la quota di pazienti che hanno raggiunto una risposta molecolare maggiore (MMR) a 24 settimane è risultata del 25,5% nel gruppo trattato con asciminib, contro 13,2% nel gruppo trattato con bosutinib,

«Asciminib può fornire una buona opportunità per un trattamento di terza linea nei pazienti con LMC», ha detto il primo firmatario dello studio Andreas Hochhaus, dell’Università di Jena, in Germania. «I dati dello studio ASCEMBL mostrano che, inibendo in modo specifico la proteina BCR-ABL1, asciminib si associa a un tasso ridotto di effetti collaterali che portano alla sospensione o all’aggiustamento della dose rispetto a bosutinib, migliorando nel contempo il tasso di risposta e la velocità di risposta».

«I risultati dello studio porteranno probabilmente all’approvazione di asciminib come opzione di terza linea per questi pazienti» ha dichiarato ai nostri microfoni Giuseppe Saglio, Professore Ordinario di Medicina Interna ed Ematologia all’Università degli Studi di Torino. Tuttavia, ha aggiunto l’esperto italiano, «questo farmaco, in virtù di un meccanismo d’azione innovativo e diverso rispetto agli altri TKI, ha potenzialità che vanno al di là del suo utilizzo in questo setting. Pertanto, in futuro, si faranno altri studi nei quali lo si valuterà, da solo o in combinazione con altri TKI ‘convenzionali’, anche in seconda linea e magari, in un gruppo selezionato di pazienti, anche in prima linea».

Necessarie nuove opzioni per i pazienti resistenti o intolleranti ai TKI in uso
Attualmente sono disponibili cinque TKI per il trattamento della LMC. La malattia viene tipicamente trattata inizialmente con uno dei vari TKI approvati per la terapia di prima linea.
Con l’avvento dei TKI di seconda generazione, è cresciuta la percentuale di pazienti che ottengono in tempi più rapidi risposte molecolari profonde e più stabili, permettendo di sospendere la terapia dopo un certo numero di anni di trattamento e riducendo la percentuale dei pazienti che vanno incontro a una progressione di malattia…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Leucemia mieloide cronica, asciminib supera bosutinib nei pazienti già trattati con almeno due TKI. #ASH20”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/leucemia-mieloide-cronica-asciminib-supera-bosutinib-nei-pazienti-gi-trattati-con-almeno-due-tki-ash20-34090