Lombalgia cronica – Fasinumab migliora dolore e funzione
“Secondo i dati pubblicati su Annals of the Rheumatic Diseases, i pazienti trattati con 9 mg di fasinumab, ogni 4 o 8 settimane, hanno avuto miglioramenti nella funzione e nella lombalgia cronica. Questi miglioramenti non sono stati osservati con il dosaggio più basso di 6 mg
Low-back pain cronico o lombalgia cronica (CLBP) è definito come il dolore che persiste per più di 3 mesi.
Le linee guida internazionali raccomandano il trattamento iniziale con interventi non farmacologici, inclusi l’esercizio e la riabilitazione multidisciplinare. Se questi interventi sono inadeguati o se il dolore persiste, le linee guida raccomandano farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come trattamenti farmacologici di prima linea e duloxetina e tramadolo come trattamenti di seconda linea.
Gli oppioidi più forti sono un’opzione da considerare solo se i pazienti falliscono i trattamenti di cui sopra e se i potenziali benefici superano i rischi.
“L’uso a lungo termine di entrambi, FANS e oppioidi, è limitato da problemi di tollerabilità ed effetti avversi, come sanguinamento gastrointestinale, eventi cardiovascolari e il potenziale di abuso e dipendenza”, hanno evidenziato gli autori del lavoro.
“Fasinumab è un anticorpo monoclonale completamente umano che ha dimostrato di ridurre il dolore nell’ osteoartrosi (OA).”
Per analizzare l’efficacia e la sicurezza di fasinumab nella lombalgia cronica da moderata a grave, è stato condotto uno studio di fase 2/3, in doppio cieco, controllato con placebo su pazienti di età pari o superiore a 35 anni con una risposta inadeguata o intolleranza a FANS e oppioidi…”
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Fonte: “Lombalgia cronica, l’anticorpo monoclonale fasinumab migliora dolore e funzione. Qualche attenzione in più per chi ha osteoartrosi concomitante”, PHARMASTAR