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Tumori – Nel futuro della prevenzione anche screening domiciliari

di Carolyn Crist

Sebbene il numero di test di screening per il cancro sia diminuito nel corso della pandemia di Covid-19, gli esami condotti a domicilio per il tumore del colon-retto hanno conosciuto una flessione minore. È quanto emerge da uno studio pubblicato da Cancer che indica come questi test costituiscano una possibile opzione per il futuro della diagnosi di alcuni tipi di tumore, in particolare, cancro al seno, alla cervice uterina e al colon-retto

(Reuters Health) – Un gruppo di ricercatori americani – guidati da Cherri Sheinfeld Gorin, dell’Università del Michigan di Ann Arbor – ha analizzato le cartelle cliniche elettroniche di quasi 43mila pazienti che si sono sottoposti a screening per il tumore del seno, della cervice e del colon-retto a maggio e giugno 2017 – 2019, per capire come le restrizioni avessero influenzato gli screening da marzo a maggio 2020.

Prima della pandemia, i tassi di screening per i tre tumori erano in media in aumento in tutti gli Stati Uniti. Durante il lockdown i tassi di screening sono diminuiti drasticamente. Inoltre, nonostante i test a casa per il cancro del colon-retto non fossero diffusi prima della pandemia, questa metodologia è diminuita solo di circa il 65% durante la pandemia. E con la ripresa delle attività ambulatoriali durante i mesi estivi, i medici di famiglia hanno segnalato una diminuzione dell’88% per le visite di persona rispetto al 2019. Di contro, le visite via video o telefono sono aumentate enormemente.

“Considerando che il virus continua a mettere sotto pressione il nostro sistema sanitario pubblico, potrebbe essere necessario ricorrere a nuovi lockdown, con un impatto sulle visite di prevenzione di routine”, ha spiegato Sheinfeld Gorin. ”Saltare o ritardare lo screening può portare a diagnosi tardive e allo sviluppo di cancro in fase avanzata. Le chiusure hanno influenzato negativamente pazienti più vulnerabili, come quelli a rischio familiare di cancro del seno, con probabile aumento della morbilità e mortalità del tumore nel tempo. Lo screening da fare a casa può resistere di più all’impatto della pandemia ed è importante sottolineare che quello domiciliare è una valida alternativa allo screening fatto in studio”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumori. Screening domiciliari nel futuro della prevenzione”, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=90311