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Tumore del polmone – Negli ALK-positivi Iorlatinib in prima linea raddoppia la sopravvivenza senza progressione

Il trattamento precoce con lorlatinib, un inibitore della linfoma chinasi anaplastica (ALK) di terza generazione sviluppato da Pfizer, ha portato a un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione (PFS) nei pazienti affetti da cancro polmonare non a piccole cellule (NSCLC) positivi alla mutazione ALK rispetto al trattamento con crizotinib,. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine (1)

Il cancro ai polmoni non a piccole cellule (NSCLC) rappresenta l’87% di tutti i casi di cancro ai polmoni. Circa il 5% dei casi di NSCLC è ALK-positivo, il che significa che hanno un’anomalia genetica nel gene della linfoma chinasi anaplastica. L’NSCLC ALK-positivo, che non è associato al è una forma particolarmente aggressiva di cancro ai polmoni, e osserva più comunemente in pazienti che sono più giovani, spesso meno di 55 anni di età, e che non hanno mai fumato.(2.3)

“Quando ALK è acceso in modo anomalo, è come premere il pedale dell’acceleratore  che controlla la proliferazione incontrollata e la sopravvivenza delle cellule tumorali,” dice il ricercatore Alice Shaw, MD, PhD, che è stato precedentemente direttore del centro per i tumori toracici a MGH e ha condotto lo studio NEJM. In particolare, i pazienti ALK-positivi tendono ad essere 10-15 anni più giovani rispetto ad altri pazienti affetti da cancro ai polmoni. Sono anche ad alto rischio di sviluppare metastasi cerebrali.

Nel 2008 è stata scoperta una nuova classe di farmaci che bloccano l’ALK, noti come inibitori diALK. “Spegnere l’ALK con un inibitore di ALK è come mettere un freno”, concorda Justin Gainor, MD, del Mass General Cancer Center, che ha lavorato con Shaw allo studio. “Può portare a una rapida uccisione delle cellule tumorali e causare una drastica riduzione dei tumori”. Sono stati sviluppati sia gli inibitori ALK di prima e di seconda generazione, tra cui crizotinib, alectinib e brigatinib, che possono essere molto efficaci, ma i pazienti alla fine ricadono. Inoltre, i pazienti trattati con questi farmaci possono ancora sviluppare una diffusione metastatica del cancro al cervello…”

Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Tumore del polmone, lorlatinib in prima linea raddoppia la sopravvivenza senza progressione negli ALK-positivi”, PHARMASTAR