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Idrosadenite o acne inversa – La raccomandazione dei dermatologi ai pazienti di non sospendere le cure

I pazienti affetti da acne Inversa, necessitano di follow-up clinici talvolta frequenti, che a causa dell’emergenza pandemica hanno subito un brusco rallentamento. Uno stop da evitare anche perché grazie alla telemedicina può essere garantito il consulto dermatologico e, laddove necessario, il supporto psicologico. Dal 94esimo Congresso della SIDeMaST le indicazioni degli esperti

06 NOV – L’idrosadenite non va in lockdown, le terapie quindi non devono essere sospese se non si vuol peggiorare la propria situazione. I pazienti necessitano di follow-up clinici talvolta frequenti, che a causa dell’emergenza pandemica hanno subito un brusco rallentamento. Uno stop da evitare anche perché grazie alla telemedicina può essere garantito il consulto dermatologico e, laddove necessario, il supporto psicologico.

È questo il messaggio lanciato dalla Prof.ssa Gabriella Fabbrocini, Ordinario di Dermatologia, Direttore della Sezione di Dermatologia e Venereologia presso l’Università Federico II di Napoli e dal Prof. Giuseppe Micali, Ordinario di Dermatologia e Direttore della Sezione di Dermatologia e Venereologia dell’Università di Catania, al 94esimo Congresso della SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, che si chiude oggi.

L’Idrosadenite, nota anche come Acne Inversa o malattia di Verneuil, è una malattia infiammatoria cronica della cute che coinvolge i follicoli piliferi terminali localizzandosi in aree corporee ricche di ghiandole sudoripare apocrine: nelle donne si manifesta soprattutto nella zona ascellare, e nelle regioni inguinale e peri-anale negli uomini. Esordisce con noduli, infiammatori o non infiammatori, che possono evolvere in ascessi sottocutanei, formando cavità che portano a fistole drenanti e a cicatrici. Le cause esatte della malattia sono ancora poco chiare, studi istopatologici hanno suggerito come l’occlusione dell’infundibulo follicolare (la parte tra pelo e parete del follicolo) seguita dall’infiammazione giochi un ruolo centrale. Attualmente è ritenuta una malattia infiammatoria e non infettiva anche se, a livello delle lesioni, possono essere presenti varie infezioni indotte da batteri singoli o multipli (infezioni polimicrobiche)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Idrosadenite. La malattia non va in lockdown. I dermatologi: non sospendete le cure”, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=89603