Nefrite lupica (LN) – Migliori risultati con aggiunta belimumab allo standard of care
“Sono stati pubblicati sulla rivista NEJM i risultati dello studio di fase 3 BLISS-LN (in parte anticipati nel corso del congresso EULAR all’inizio di giugno). Questi dimostrano come i pazienti con nefrite lupica (LN), trattati per 2 anni con belimumab come terapia add-on allo standard-of-care (SoC) – rappresentato da ciclofosfamide e micofenolato – presentino una risposta renale alla terapia superiore (oltre ad altri endpoint secondari) rispetto al solo SoC
I risultati positivi di questo trial fanno ben sperare in un esito positivo della domanda alla Fda di estensione d’impiego di questo farmaco (già utilizzato da qualche anno nel lupus) per la nefrite lupica, una condizione che si stima coinvolga una percentuale rilevante di pazienti lupici (25%-60%).
Informazioni sulla nefrite lupica
La nefrite lupica (LN) è un’infiammazione a carico del rene causata dal lupus eritematoso sistemico (LES) e rappresenta una progressione di particolare gravità del LES, in grado di colpire fino al 70% dei pazienti appartenenti ai gruppi a rischio elevato.
Nei pazienti con LN, il danno renale esita in proteinuria e/o ematuria e in una riduzione della funzione renale, come evidenziato dalla riduzione del GFR stimato e dall’incremento dei livelli di creatininemia.
La LN è una condizione debilitante e associata a costi elevati, se poco controllata. La sua presenza, infatti, può portare a danno tissutale renale permanente ed irreversibile, il cui esito è la nefropatia allo stadio terminale, che la rende potenzialmente letale.
Nonostante i miglioramenti registrati sia nella diagnosi che nel trattamento di questa complicanza negli ultimi decenni, ancora oggi LN resta un indicatore di prognosi sfavorevole: il tasso di progressione a 15 anni fino alla malattia renale allo stadio finale si attesta attorno ad una percentuale superiore al 40% per I pazienti con LN diffusa proliferativa.
La percentuale di pazienti che sviluppa una risposta renale, nonostante un trattamento aggressivo, è particolarmente ridotta e, porta, nel 10-30% dei pazienti con LN, ad andare incontro a malattia renale allo stadio finale. Questa situazione, purtroppo, è rimasta praticamente immutata per quasi 3 decenni, portando alla ricerca di trattamenti alternativi da utilizzare come terapia add on alla terapia standard.
I presupposti dello studio BLISS-LN
Belimumab è un anticorpo monoclonale interamente umanizzato che riconosce e inibisce in maniera specifica l’attività biologica dello stimolatore dei linfociti B (BLyS). BLyS appartiene superfamiglia del TNF-alfa ed è una proteina transmembrana, necessaria per la trasformazione dei linfociti B in plasmacellule B produttrici di anticorpi. Nel LES, gli elevati livelli di BLyS sono ritenuti contribuire alla produzione di autoanticorpi…”
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Fonte: “Nefrite lupica, risultati migliori da aggiunta belimumab allo standard of care”, PHARMASTAR