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Tumori rari – Mesotelioma pleurico, nivolumab più ipilimumab in prima linea più efficaci della chemio

L’associazione di nivolumab più ipilimumab ha determinato un significativo miglioramento della sopravvivenza globale (OS) in pazienti con mesotelioma pleurico maligno (MPM) non trattato in precedenza e non resecabile. L’importante annuncio arriva dai dati dello studio clinico di fase 3 CheckMate -743, uno dei tre trial  presentati durante il Simposio Presidenziale della Conferenza Mondiale 2020 sul Cancro del Polmone

Con un follow-up minimo di 22 mesi, il trattamento con i due immunoterapici ha ridotto il rischio di morte del 26%, dimostrando una OS mediana di 18,1 mesi contro 14,1 mesi con la chemioterapia a base di platino, l’attuale standard di cura (Hazard Ratio [HR]: 0,74 [96,6% Intervallo di fiducia [CI]: 0,60, 0,91]; p=0,002).

A due anni, il 41% dei pazienti trattati con la combinazione nivolumab più ipilimumab era ancora in vita, rispetto al 27% dei pazienti trattati con la chemioterapia.

Il profilo di sicurezza dei due farmaci immunoterapici è stato coerente con gli studi precedentemente riportati e non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza.
“Il mesotelioma pleurico maligno è un cancro aggressivo con un tasso di sopravvivenza a cinque anni inferiore al 10%”, ha detto Paul Baas, Dipartimento di Oncologia Toracica, Netherlands Cancer Institute e l’Università di Leiden. “Ora, per la prima volta, abbiamo la prova che una immunoterapia duale ha mostrato un beneficio superiore e duraturo in termini di sopravvivenza globale rispetto alla chemioterapia nel trattamento di prima linea di tutti i tipi di mesotelioma pleurico maligno. I dati del CheckMate -743 supportano il potenziale dell’associazione di nivolumab e ipilimumab di diventare un nuovo standard di cura”.

L’istologia è un fattore prognostico consolidato nel mesotelioma, con pazienti non affetti da epitelioide che in genere hanno esiti più scarsi. In CheckMate -743, nivolumab più ipilimumab ha mostrato miglioramenti nella sopravvivenza sia nel MPM non epitelioide che in quello epitelioide, con un beneficio maggiore osservato nel sottogruppo non epitelioide…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Mesotelioma pleurico, nivolumab più ipilimumab in prima linea meglio della chemio”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/mesotelioma-pleurico-nivolumab-pi-ipilimumab-in-prima-linea-meglio-della-chemio-33081