Malattie rare e Coronavirus – Emoglobinopatie, il rischio per i malati potrebbe essere maggiore
“Le persone con anemia falciforme, talassemia e altre anemie rare, possono essere più vulnerabili agli esiti negativi del Covid-19, secondo uno studio epidemiologico presentato al convegno annuale della European Society of Hematology (EHA), che quest’anno si è tenuto in modalità virtuale proprio a causa dell’emergenza causata dal nuovo coronavirus
L’anemia falciforme e la talassemia sono gravi malattie del sangue ereditarie che rientrano nel gruppo delle emoglobinopatie, particolarmente frequenti nella popolazione di alcune minoranze etniche in Inghilterra.
Per garantire buoni standard e un accesso equo alle cure, il Servizio sanitario nazionale inglese ha messo a punto una rete di assistenza regionale per i pazienti affetti da emoglobinopatie, supervisionato da un comitato di esperti, il National Haemoglobinopathy Panel.
A partire da marzo 2020, il governo del Regno Unito ha messo in campo misure di prevenzione per proteggere i pazienti molto vulnerabili ritenuti ad alto rischio di contagio e complicanze da Covid-19. Su consiglio del National Haemoglobinopathy Panel queste misure sono state estese anche ai pazienti con tutti i sottotipi di anemia falciforme, così come ad alcuni pazienti affetti da talassemia e da rare anemie ereditarie.
Inoltre, il National Haemoglobinopathy Panel ha permesso di far fronte in tempi rapidi all’emergenza Covid-19 e ha facilitato la raccolta di dati nazionali sui nuovi casi in questi pazienti.
I dati raccolti sui pazienti con emoglobinopatie
In meno di un mese, dai primi di aprile ai primi di maggio, i 10 centri di coordinamento regionali per l’emoglobinopatia in Inghilterra hanno segnalato 195 casi, di cui 86 uomini e 109 donne, con un’età media di 33 anni. Tra loro anche 20 bambini e ragazzi sotto i 18 anni.
L’84% soffriva di anemia falciforme, il 12,7% di talassemia e il restante 3,1% di anemia di Blackfan-Diamond (DBA) e altre anemie rare…”
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Fonte: “Covid-19: per chi soffre di emoglobinopatie il rischio potrebbe essere maggiore. #EHA2020”, PHARMASTAR