Ipercolesterolemia – In 4 studi di fase 3 il trattamento con l’acido bempedoico non peggiora controllo glicemico né aumenta incidenza del diabete di tipo 2
“In un’analisi di quattro studi di fase 3, l’acido bempedoico – farmaco orale first-in-class per la riduzione dei lipidi, che agisce inibendo l’adenosina trifosfato (ATP) citrato liasi (ACL) – non ha peggiorato il controllo glicemico né ha aumentato l’incidenza del diabete di tipo 2. I risultati di questa analisi sono stati esposti nel corso delle American Diabetes Association (ADA) 80th Scientific Sessions, svolte in forma ‘virtuale’ (online)
«Lo studio attuale è importante in quanto mostra la coerenza complessiva di efficacia e sicurezza dell’acido bempedoico indipendentemente dallo stato glicemico e il rilievo di nessun aumento di diabete di nuova insorgenza» ha detto Lawrence A. Leiter dell’Università di Toronto (Ontario, Canada) nella sua presentazione orale.
C’è interesse nel modo in cui i farmaci che abbassano i lipidi possono influenzare la glicemia perché «alcune meta-analisi hanno mostrato un aumento del 10% del rischio di diabete di nuovo esordio negli utilizzatori di statine, anche se l’aumento assoluto del rischio è un caso aggiuntivo ogni 255 pazienti trattati (in una condizione in cui ci si aspetta la prevenzione di 5,4 eventi cardiovascolari dovuta alla statina)» ha osservato.
Efficacia e sicurezza indipendenti dallo stato glicemico
«Le linee guida attuali supportano l’abbassamento aggressivo del colesterolo LDL nei pazienti con diabete, dato l’aumento del rischio di morbilità cardiovascolare e mortalità» ha ricordato Leiter.
L’acido bempedoico è stato approvato di recente da FDA ed EMA come aggiunta alla dieta e alla terapia con statina alla massima dose tollerata per trattare gli adulti con malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) e/o ipercolesterolemia familiare eterozigote (HeFH) che richiedono un ulteriore abbassamento del colesterolo LDL, anche se il suo effetto sulla morbilità cardiovascolare e sulla mortalità non è stato determinato, specificano le indicazioni di prescrizione.
In ogni caso, non era noto finora come l’acido bempedoico influisse sui livelli di colesterolo-LDL o emoglobina glicata (HbA1c) in pazienti con diabete, prediabete o normoglicemia…”
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Fonte: “Ipercolesterolemia, l’acido bempedoico non peggiora il controllo glicemico né aumenta l’incidenza del diabete di tipo 2”, PHARMASTAR