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Carcinoma prostatico resistente alla castrazione non metastatico – Aggiunta di enzalutamide alla terapia di deprivazione androgenica (ADT) allunga la vita

Nei pazienti con carcinoma prostatico resistente alla castrazione, non metastatico, ma con livelli di PSA in rapido aumento, l’aggiunta dell’antiandrogeno enzalutamide alla terapia di deprivazione androgenica (ADT) permette di prolungare in modo significativo la sopravvivenza globale (OS). A dimostrarlo sono nuovi risultati dello studio PROSPER, appena presentati al congresso virtuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) e pubblicati in contemporanea sul New England Journal of Medicine

Nello studio, il trattamento con enzalutamide si è associato a una riduzione del 27% del rischio di decesso rispetto al placebo.

«La sopravvivenza globale era formalmente un endpoint secondario del trial, ma, di fatto, era il vero obiettivo primario, mascherato all’interno della sopravvivenza libera da metastasi, che era l’endpoint primario formale specificato dal protocollo» ha dichiarato ai nostri microfoni uno degli autori principali dello studio, Ugo De Giorgi, Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale Oncologia Genitourinaria dell’IRST IRCCS di Meldola, il centro che in Italia ha arruolato più pazienti.

«Si utilizza come endpoint primario la sopravvivenza libera da metastasi in quanto surrogato della sopravvivenza globale, però è importante ottenere la conferma che sia effettivamente così all’interno di uno studio ampio e prospettico, quale è lo studio PROSPER. In questo caso, aver ottenuto la conferma di un guadagno di sopravvivenza globale di circa un anno con enzalutamide è estremamente importante» ha aggiunto l’’oncologo.

«Il messaggio che emerge dallo studio è chiaro: anticipare l’uso di enzalutamide, già quando si osserva la progressione biochimica, e non aspettare che compaia la progressione radiologica, può far vivere un anno in più questi pazienti» ha sottolineato poi l’esperto.

I punti chiave dello studio PROSPER
Focus Enzalutamide aggiunta all’ADT in pazienti con carcinoma prostatico resistente alla castrazione, non metastatico
Popolazione 1041 pazienti con carcinoma prostatico resistente alla castrazione, non metastatico, con livelli di PSA in rapido aumento
Risultato chiave Miglioramento di quasi 11 mesi dell’OS con enzalutamide rispetto al placebo;
riduzione del 27% del rischio di decesso
Significato Nei pazienti con carcinoma prostatico resistente alla castrazione, non metastatico, con livelli di PSA in rapido aumento, l’aggiunta di enzalutamide all’ADT migliora significativamente la sopravvivenza globale

Nuova analisi con dati di OS
Lo studio PROSPER era stato già pubblicato una prima volta nel 2018 sul New England Journal of Medicine. I primi risultati del trial avevano dimostrato che negli uomini con carcinoma prostatico resistente alla castrazione, non metastatico e con livelli di PSA in rapido aumento, che stavano assumendo l’ADT, il trattamento con enzalutamide era in grado di prolungare in modo significativo la sopravvivenza libera da metastasi (MFS)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore della prostata resistente alla castrazione non metastatico, aggiunta di enzalutamide all’ADT allunga la vita. #ASCO2020”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/tumore-della-prostata-resistente-alla-castrazione-non-metastatico-aggiunta-di-enzalutamide-alladt-allunga-la-vita-asco2020-32530