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Cancro del colon-retto: nei pazienti con specifiche mutazioni, pembrolizumab raddoppia il tempo senza progressione del tumore

La terapia di prima linea con l’inibitore di PD-1 pembrolizumab è in grado di raddoppiare la sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto alla chemioterapia in pazienti con carcinoma del colon-retto avanzato che presentano alta instabilità dei microsatelliti/deficit della riparazione dei mismatch, una popolazione che ha in genere una prognosi sfavorevole. A dimostrarlo sono i risultati di un’analisi ad interim dello studio di fase 3 KEYNOTE-177, appena presentata al congresso annuale (virtuale) dell’American Society for Clinical Oncology

È la prima volta che pembrolizumab dimostra di essere vantaggioso per questi pazienti se usato come terapia di prima linea.

Possibile nuovo standard di cura
Nell’analisi appena presentata, la PFS è risultata di 16,5 mesi nel braccio trattato con pembrolizumab contro 8,2 mesi nel braccio di confronto.

«Questi risultati, lungamente attesi, cambieranno la pratica clinica» ha dichiarato il primo autore principale dello studio, Thierry André, dell’Hôpital Saint Antoine e dell’Università della Sorbona di Parigi. «Pembrolizumab aveva già dimostrato di funzionare in questo gruppo di pazienti con malattia avanzata, in studi non randomizzati. Questo studio randomizzato evidenzia un ampio vantaggio in prima linea con pembrolizumab, che dovrebbe diventare il nuovo standard di cura» ha aggiunto il professore.

«Le immunoterapie come pembrolizumab hanno dimostrato di essere efficaci come trattamenti di seconda linea per i tumori in stadio avanzato. Ora, in studi come questo, stiamo iniziando a vedere un’efficacia significativa per le immunoterapie come trattamento di prima linea per tumori avanzati con specifiche firme genetiche, in questo caso il carcinoma del colon-retto metastatico con alta instabilità dei microsatelliti/deficit della riparazione dei mismatch. I dati presentati hanno il potenziale per cambiare lo standard di cura» ha detto il presidente dell’ASCO Howard A. Burris III.

I punti chiave dello studio KEYNOTE-177
Focus Pembrolizumab come terapia di prima linea in pazienti con carcinoma del colon-retto metastatico con MSI-H/dMMR
Popolazione 307 pazienti con malattia metastatica, naïve al trattamento
Risultato chiave Miglioramento di 8,3 mesi della PFS con pembrolizumab rispetto alla chemioterapia
Significato Il dato supporta l’impiego di pembrolizumab come nuovo standard come terapia di prima linea nei pazienti con carcinoma del colon-retto metastatico con MSI-H/dMMR

Elevata MSI associata a prognosi più sfavorevole
L’elevata instabilità dei microsatelliti, indice della presenza di alti livelli di mutazioni, è presente in circa il 5% dei pazienti con carcinoma del colon-retto metastatico…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Cancro del colon-retto, pembrolizumab raddoppia il tempo senza progressione del tumore nei pazienti con specifiche mutazioni. #ASCO2020”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/cancro-del-colon-retto-pembrolizumab-raddoppia-il-tempo-senza-progressione-del-tumore-nei-pazienti-con-specifiche-mutazioni-asco2020-32421