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Alzheimer – Idrometiltionina può ridurre declino cognitivo anche a un dosaggio minimo

In un articolo pubblicato online sul “Journal of Alzheimer Disease”, sono stati riportati i risultati inattesi di un’analisi farmacocinetica della relazione tra dose di trattamento, livelli ematici e attività farmacologica dell’idrometiltionina sul cervello in oltre 1.000 pazienti con malattia di Alzheimer (AD) da lieve a moderata. Questi risultati hanno mostrato che, anche alla dose più bassa di idrometiltionina precedentemente testata in due studi clinici globali di fase 3 (8 mg/die), il farmaco ha prodotto effetti concentrazione-dipendenti sul declino cognitivo e sull’atrofia cerebrale

L’idrometiltionina , assunta come compressa, è il nome non proprietario approvato dall’OMS per il composto precedentemente indicato dall’azienda produttrice TauRx come LMTM.

Blocco dell’aggregazione anormale della proteina tau nel cervello
Questo farmaco blocca l’aggregazione anormale della proteina tau nel cervello, che è sempre più riconosciuta come un importante fattore di demenza clinica. Negli studi clinici globali di fase 3 condotti su quasi 1.700 pazienti con AD da lieve a moderata tra il 2012- 2016, l’idrometiltionina è stata testata a dosi da 150-250 mg/die contro una dose bassa da 8 mg/die, che era intesa solo come controllo per mascherare lo scolorimento dell’urina che a volte può verificarsi con il farmaco.

I disegni di studio si basavano sui risultati di un precedente studio che utilizzava una variante diversa del farmaco. Sorprendentemente, non vi è stata alcuna differenza tra le alte dosi idrometiltionina e quella bassa su uno qualsiasi degli esiti clinici negli studi.

Per esplorare ulteriormente questi risultati, i ricercatori hanno condotto una nuova analisi della popolazione farmacocinetica utilizzando i dati sulla concentrazione plasmatica di 1.162 dei pazienti che hanno partecipato a uno dei due studi conclusi di fase 3 con idrometiltionina volti a misurare il modo in cui i livelli ematici del farmaco si collegano ai suoi effetti sul cervello.

Usando un nuovo test, i ricercatori hanno scoperto che gli effetti dell’idrometiltionina alla dose di 8 mg/die erano determinati dal livello ematico e che la maggior parte dei pazienti aveva livelli ematici di farmaco sufficientemente alti a questa dose, tali da produrre significative riduzioni in termini di declino cognitivo e atrofia cerebrale.

Gli autori hanno concluso che una dose leggermente più elevata di idrometiltionina, pari a 16 mg/die, potrebbe assicurare che tutti i pazienti abbiano i livelli ematici necessari per massimizzare l’attività del farmaco, per via dei suoi effetti plateau alle più alte dosi e concentrazioni.

Analisi del profilo farmacocinetico
Il profilo farmacocinetico che è stato trovato, tipico di molti farmaci, ora spiega perché gli effetti farmacologici dell’idrometiltionina alle alte dosi testate negli studi non erano migliori di quelli osservati in pazienti con alti livelli ematici alla dose di 8 mg/die…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Malattia di Alzheimer, l’idrometiltionina può ridurre il declino cognitivo anche a un dosaggio minimo”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/malattia-di-alzheimer-lidrometiltionina-pu-ridurre-il-declino-cognitivo-anche-a-un-dosaggio-minimo-30867