Osteoporosi – La prevenzione secondaria fratture risulta ancora insoddisfacente
“Nonostante l’ampia disponibilità di trattamenti disponibili, ancora oggi la maggior parte dei pazienti che va incontro a frattura osteoporotica principale non riceve un adeguato trattamento farmacologico di follow-up. Questo l’allarme lanciato da uno studio austriaco di recente pubblicazione su Bone che sottolinea la necessità di colmare questo gap di salute non trascurabile, in ragione del progressivo invecchiamento della popolazione
Il “caso austriaco” e la sua specificità alla base del nuovo studio
L’incidenza di fratture da osteoporosi (OP) in Austria è tra le più elevate del globo – sottolineano gli autori nell’introduzione al lavoro -. Tuttavia, fino ad oggi, non esistevano dati sufficienti disponibili per definire l’incidenza di trattamenti farmacologici per questa condizione in pazienti sofferenti di frattura osteoporotica”.
“Inoltre – continuano i ricercatori – in ragione dell’esistenza di differenze sostanziali a livello di sistemi sanitari pubblici, non possono essere direttamente estrapolati alla situazione austriaca i risultati provenienti da altri Paesi, nei quali è stato calcolato il tasso di trattamento farmacologico dopo frattura osteoporotica principale”.
Classificato come il nono miglior sistema sanitario pubblico al mondo da parte dell’OMS, quello austriaco si basa su due pilastri – cure gratuite per tutti e opzione privatistica assicurativa supplementare.
L’obiettivo di questo studio, pertanto, è stato quello di definire l’incidenza del ricorso a trattamento farmacologico per l’OP post-frattura principale osteoporotica in a) uomini e donne; b) pazienti con o senza frattura prevalente; c) pazienti con o senza trattamento farmacologico anti-OP al tempo della frattura indice…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Osteoporosi, ancora insoddisfacente prevenzione secondaria fratture”, PHARMASTAR