Alzheimer – L’uso di benzodiazepine aumenterebbe il rischio di soffrire di polmonite
“L’uso di benzodiazepine aumenterebbe il rischio di soffrire di polmonite tra i malati di Alzheimer. A ipotizzarlo è uno studio finlandese coordinato da Heide Taipale, del Kuopio Research Centre of Geriatric Care, dell’University of Eastern Finland. La ricerca è stata pubblicata sul Canadian Medical Association Journal (CMAJ)
11 APR – (Reuters Health) – Per valutare il rischio di polmonite associato all’assunzione di benzodiazepine, Taipale e colleghi hanno analizzato i dati relativi ad adulti che avevano ricevuto una diagnosi di Alzheimer tra il 2005 e il 2011. In totale, i ricercatori hanno preso in considerazione 49.484 persone con un’età media di 80 anni, di cui il 62,7% donne. Di queste, 5.232 assumevano benzodiazepine e 3.269 assumevano invece ipnotici non-benzodiazepinici, anche conosciuti come farmaci Z.
Dai dati raccolti è emerso che, durante il periodo di assunzione degli ipnotici, ci sarebbero stati 8,10 casi di polmonite ogni 100 persone. Dunque, l’assunzione di sedativi sarebbe associata a un complessivo aumento del rischio di sviluppare polmoniti. Analizzando separatamente i dati relativi alle due classi di ipnotici, però, i ricercatori finlandesi hanno concluso che solo le benzodiazepine sono collegate all’aumento di polmoniti. Infine, il rischio di sviluppare queste infezioni sarebbe maggiore entro il primo mese di utilizzo dei farmaci…”
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Fonte: “Alzheimer: l’uso di benzodiazepine aumenta il rischio di polmoniti”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=49774