Insufficienze d’organo, Palermo – Si sono discusse le nuove opportunità per i pazienti trapiantati o in attesa di trapianto
“Al 13° Simposio Scientifico Ri.MED si sono confrontati i massimi esperti mondiale per discutere delle possibilità offerte dalle terapie cellulari e dall’ingegneria dei tessuti. “Non possiamo semplicemente continuare ad aumentare l’immunosoppressione per prevenire il rigetto del trapianto perché i farmaci immunosoppressori possono avere effetti indesiderati importanti”, ha spiegato Fadi Lakkis, membro del Comitato scientifico Ri.MED e Direttore scientifico dell’Istituto Trapianti “Starzl” della University of Pittsburgh School of Medicine
La medicina personalizzata è più che mai vicina ai pazienti afflitti da insufficienze d’organo: il contesto di riferimento è quello dei pazienti trapiantati – che attualmente sono costretti a sottostare a vita a terapie farmacologiche immunosoppressive per evitare eventuali rigetti – e quello dei tantissimi in attesa di organi (quest’anno oltre 14.000 in Europa, secondo i dati forniti dalla Eurotransplant International Foundation), per i quali l’alternativa al trapianto – rigenerazione, ingegnerizzazione delle cellule, biofabbricazione e stampa in 3D – rappresenterebbe la fine di un incubo.
Questo l’argomento del 13° Simposio Scientifico Ri.MED, “Organ Insufficiency: change it or fix it”, che si è svolto oggi a Palazzo Steri e che ha riunito a Palermo i massimi esperti del settore a livello mondiale. Il primo argomento affrontato è stato quello della sopravvivenza a lungo termine dell’organo trapiantato.
“Non possiamo semplicemente continuare ad aumentare l’immunosoppressione per prevenire il rigetto del trapianto – afferma in una nota Fadi Lakkis, membro del Comitato scientifico Ri.MED e Direttore scientifico dell’Istituto Trapianti “Starzl” della University of Pittsburgh School of Medicine – perché i farmaci immunosoppressori possono avere effetti indesiderati importanti sul paziente. Dobbiamo piuttosto trovare modi nuovi e sicuri per prolungare la vita di un organo trapiantato”. E la ricerca va proprio nella direzione di individuare strategie alternative: dalla perfusione meccanica dell’organo all’uso delle cellule del sistema immunitario, alle terapie cellulari in fase di sperimentazione che aprono grandi speranze…”
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Fonte: “Insufficienze d’organo. A Palermo si discutono le nuove opportunità per i pazienti trapiantati o in attesa di trapianto”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=78125