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Sclerosi multipla recidivante remittente – Ofatumunab supera in due studi teriflunomide ma il vero obiettivo è ocrelizumab

Sta per iniziare una seconda vita per ofatunumab che probabilmente gli riserverà più soddisfazioni della prima.  Novartis ha reso noto che il suo farmaco anti CD-20 in due studi testa a testa condotti in pazienti con sclerosi mutipla recidivante remittente ha superato il farmaco orale teriflunomide. I dati completi dei due studi saranno presentati tra due settimane, a Stoccolma, al congresso dell’ECTRIMS

Novartis aveva ottenuto il farmaco da GlaxoSmithKine nel 2015 con lo swap tra le due aziende che si erano scambiate i vaccini e i farmaci da banco (passati da Novartis a Gsk) e i farmaci oncologici (passati da Gsk a Novartis).

Ofatumumab è stato lanciato per il trattamento della leucemia linfatica cronica ma l’arrivo di ibrutinib ha fatto si che il suo spazio clinico sia stato limitato tanto che l’azienda all’inizio del 2018 ne ha interrotto la promozione. Novartis ne aveva intravisto subito una forte opportunità nella sclerosi multipla e ne ha accelerato lo sviluppo ; inoltre, pochi mesi dopo aver chiuso l’affare con Gsk, ne aveva acquisito i diritti posseduti da Gsk e da Genmab anche per questa indicazione.

La ragione è molto semplice. Agire sul CD-20, un recettore che si trova sulla superficie delle cellule B, è un meccanismo d’azione che sappiamo già essere efficace perché è quello di ocrelizumab, il farmaco di Roche che sta ottenendo un grande successo clinico e di mercato proprio nella sclerosi multipla, sia nelle forme recidivanti remittenti sia in quelle secondariamente progressive.

Dalla sua ofatumumab, avrà una somministrazione sottocutanea che lo rende molto più comodo mentre il farmaco di Roche si dà ogni sei mesi, verso la somministrazione mensile di ofatumumab.

Ofatumumab agisce legandosi alla molecola CD20 sulla superficie delle cellule B e inducendo una potente lisi e deplezione delle cellule B. Presentati nel 2014, i risultati positivi di fase IIb nei pazienti con SM hanno dimostrato una marcata e significativa riduzione del numero di nuove lesioni cerebrali nelle prime 24 settimane dopo la somministrazione di ofatumumab. Nel mese di agosto 2016 Novartis ha quindi avviato un programma di fase III per ofatumumab nella SMR…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Sclerosi multipla, ofatumunab supera teriflunomide ma il vero obiettivo è ocrelizumab”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/sclerosi-multipla-ofatumunab-supera-teriflunomide-ma-il-vero-obiettivo-ocrelizumab-30161