Osteoporosi – Una metanalisi conferma il beneficio dei farmaci sul rischio di frattura, ma non sulla mortalità
“Una metanalisi di recente pubblicazione su Jama Internal Medicine, ha documentato, a differenza di metanalisi precedenti, l’assenza di associazione significativa tra i farmaci utilizzati per l’osteoporosi e la mortalità. Tali trattamenti, pertanto, dovrebbero essere raccomandati solo per la riduzione del rischio fratturativo
Lo studio
Per valutare se i farmaci anti-OP fossero in grado di ridurre la mortalità complessiva, i ricercatori hanno identificato, mediante ricerca bibliografica esperta di letteratura sui principali database bibliografici biomedici, 38 trial clinici randomizzati e controllati vs. placebo che avevano indagato questa relazione, pubblicati tra il 2009 e il 2019, per un totale di 101.642 pazienti (45.594 randomizzati a placebo e 56.048 a trattamento attivo.
I 38 trial utilizzati per la successiva metanalisi avevano utilizzato farmaci diversi anti-OP – bisfosfonati, denosumab, SERM, analoghi dell’ormone paratiroideo, odanacatib, romosozumab e zoledronato.
Dai risultati ottenuti non è emersa l’esistenza di un’associazione significativa tra il farmaco anti-OP utilizzato e la mortalità per tutte le cause (RR=0,98; IC95%=0,91-1,05; p=0,56).nè si sono avute evidenze di un’eterogeneità delle associazioni con la mortalità in relazione al tipo di farmaco utilizzato.
Focalizzando l’attenzione sui bisfosfonati in toto, e su acido zoledronico in particolare, anche l’analisi limitata ai 21 trial clinici condotti con questa classe di farmaci non è stata in grado di dimostrare l’esistenza di un’associazione significativa del trattamento con la mortalità per tutte le cause (RR=0,95; IC95%=0,86-1,04; p=0,17).
Quanto ai 6 trial con zoledronato identificati con la ricerca sistematica di letteratuta, il risultato è stato praticamente sovrapponibile a quello ottenuto con la classe di bisfosfonati in toto (RR=0,88; IC95%= 0,68-1,13; p=0,31), per quanto, in questo caso, vi siano state evidenze di eterogeneità dei risultati.
Cause di difformità della nuova metanalisi con gli studi precedenti
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno sottolineato come “l’obiettivo primario del trattamento dei pazienti con farmaci anti-OP sia quello di ridurre il rischio di fratture (e, dunque, il dolore e la disabilità ad esse associato) ma che non si possa escludere che la prevenzione delle fratture possa accompagnarsi anche ad una riduzione della mortalità elevata osservata ad esse ascrivibile”…”
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Fonte: “Osteoporosi, metanalisi conferma beneficio farmaci sul rischio di frattura, ma non sulla mortalità”, PHARMASTAR