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Malattia di Lyme – Sintomi e prevenzione

Sintomi e prevenzione di un’infezione di origine batterica di cui spesso si sente parlare, nonostante la scarsa diffusione nel territorio italiano

La malattia di Lyme o borrelliosi di Lyme è una malattia di origine batterica trasmessa all’uomo dalle zecche coriacee del genere Ixodes e forse anche dalle Amblyomma e Dermacentor (le zecche del cane). È l’infezione da vettore più diffusa e rilevante nelle zone geografiche a clima temperato, e prende il nome dalla cittadina di Lyme, nel Connecticut, in cui per la prima volta si manifestò un’epidemia dell’allora misteriosa malattia, nel 1975.

È causata da alcuni batteri del genere Borrellia (Borrelia burgdorferiin Europa e Nord America; Borrelia afzeliiBorrelia garinii in Europa, Asia e Africa) che infettano animali selvatici come cervi, caprioli, volpi, lepri e roditori. Le zecche fanno da tramite tra questi serbatoi naturali e l’uomo.

I SINTOMI. In genere la malattia di Lyme si manifesta a partire dall’estate, quando i morsi delle zecche sono più frequenti. Primo campanello d’allarme è la comparsa sulla pelle, nell’area della puntura, di una macchia rossa a forma di occhio di bue, con una zona più chiara al centro. Altri sintomi comuni nei primi giorni sono febbre, brividi, dolori muscolari e mal di testa.

In una seconda fase, da qualche settimana a qualche mese dopo il morso, possono comparire sintomi a carico del sistema nervoso centrale come meningiti, dolori diffusi, paralisi, perdita di memoria e concentrazione, oltre a problemi di cuore come lesioni del miocardio. Dopo un paio d’anni, possono sopraggiungere artrite, sindrome da fatica cronica, fibromialgia, disturbi del sonno e del comportamento, disturbi della conduzione elettrica cardiaca, malattie diffuse dei nervi periferici, che possono persistere per lunghi periodi di tempo anche in assenza di infezioni rilevabili clinicamente.

DOVE È DIFFUSA. Solo una piccola percentuale di zecche veicola la malattia, e la probabilità di essere morsi da un animale infetto aumenta se si trascorre molto tempo in aree erbose e boschive, frequentate dagli animali serbatoi dei batteri. Vi sono aree interessate della malattia negli USA, in Asia, in Europa centrale, centro-occidentale e orientale.

Negli Stati Uniti, dove la borrelliosi è molto conosciuta per i contagi di alcuni personaggi famosi (come la cantante Avril Lavigne o l’attore Ben Stiller) vengono riportati ogni anno 30 mila nuovi casi. Ma i numeri non riflettono la reale entità del contagio, perché spesso la diagnosi arriva tardi, quando l’infezione ha già avuto modo di diffondersi.

In Italia la borrelliosi è rara: secondo l’Istituto Superiore di Sanità, dal 1992 al 1998 si sono registrati un migliaio di casi complessivi, soprattutto in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige: nelle regioni centro meridionali e nelle isole le segnalazioni sono sporadiche…”

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Fonte: “Che cos’è la malattia di Lyme?”, Focus

Tratto da: https://www.focus.it/scienza/salute/che-cose-la-malattia-di-lyme