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Diabete autoimmune latente negli adulti (Lada) – In studio le prime linee guida

Il diabete autoimmune latente negli adulti è una patologia complessa, difficile da riconoscere che spesso viene confusa con il diabete di tipo 2 e trattata con strategie errate che possono portare a complicanze. Per questo 7 tra i maggiori esperti mondiali sulla patologia stanno provando a stilare il primo documento di consenso per il trattamento del Lada

C’è una forma di diabete diversa dal tipo 1 e 2 oggi noti, che spesso non viene riconosciuta correttamente dallo specialista. La conseguenza è che i pazienti affetti da diabete autoimmune latente dell’adulto o Lada (Latent Autoimmune Diabetes in Adults) ricevono diagnosi e trattamenti terapeutici errati, manifestando in breve tempo complicanze dovute proprio all’inadeguatezza delle cure. Per questo motivo l’Università Campus Bio-Medico di Roma ha ospitato 7 tra i maggiori esperti mondiali sulla diagnosi e terapia del Lada che hanno lavorato alla stesura delle prime linee guida internazionali per il trattamento della patologia.

Cos’è il Lada

È una patologia complessa e articolata, difficile da riconoscere. Si tratta di una forma di diabete autoimmune dell’adulto a lenta evoluzione verso l’insulino-dipendenza, che colpisce tra il 5-12% dei pazienti inizialmente diagnosticati come diabetici di tipo 2. È più eterogenea rispetto al diabete autoimmune giovanile e condivide caratteristiche cliniche e metaboliche sia con il diabete di tipo 2 sia con quello di tipo 1. Si manifesta dopo i 30 anni e non necessita di trattamento insulinico per almeno 6 mesi dopo la diagnosi e manifesta positività per anticorpi anti GADA e/o anticorpi verso β-cellule.

Errata diagnosi

I pazienti affetti da Lada ricevono spesso un’errata diagnosi di diabete di tipo 2 e vengono indirizzati a un percorso terapeutico non corretto che include una dieta alimentare specifica, attività fisica e un trattamento con ipoglicemizzanti orali, che però nel lungo periodo non risultano efficaci. Al contrario, nell’arco di 2-6 anni il controllo metabolico del diabete risulta non ottimale portando ad un deterioramento della funzione β-cellulare e alla necessità di introdurre la terapia insulinica.

Cosa resta da fare

“Gli aspetti epidemiologici, genetici e fisiopatologici di questo tipo di diabete non sono completamente chiariti” spiega Paolo Pozzilli, Professore Ordinario di Endocrinologia e Diabetologia presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. “Il problema principale del Lada è rappresentato dall’assenza di un algoritmo diagnostico terapeutico standardizzato e dalla mancanza di linee guida specifiche che ne definiscano il management e il gold standard terapeutico. Un approccio personalizzato alla terapia è necessario per ottenere un controllo metabolico ottimale e ridurre il rischio di complicanze del diabete a lungo termine”.

Il documento di consenso

È seguendo questa direzione che è stato discusso il primo documento di consenso per il trattamento del Lada, grazie alla collaborazione e al supporto incondizionato di AstraZeneca Italia. L’obiettivo è quello di fornire un miglioramento delle attuali conoscenze sul Lada, focalizzandone le reali lacune nella diagnosi e nella gestione e approfondendo i nuovi approcci terapeutici e le prospettive future per un trattamento sempre più personalizzato che tenga conto del fenotipo della malattia, delle condizioni del paziente e del rischio cardiovascolare…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “In studio le prime linee guida per il Lada”, ABOUTPHARMA

Tratto da: https://www.aboutpharma.com/blog/2019/07/09/in-studio-le-prime-linee-guida-per-il-lada/