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Cancro polmonare a piccole cellule – Nei pazienti con malattia estesa, durvalumab migliora la sopravvivenza in prima linea

AstraZeneca ha annunciato che in uno studio di Fase III, denominato CASPIAN, durvalumab utilizzato come come trattamento di prima linea in pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) in fase avanzata ha raggiunto il suo end point primario di sopravvivenza globale. Il farmaco veniva combinato con diversi regimi (chemio e/o immunoterapia con un anti CTLA4) verso la sola chemioterapia

Condotto in più di 200 centri distribuiti in 22 paesi, tra cui Stati Uniti, Europa, Sud America, Asia e Medio Oriente, lo studio sta valutando l’associazione di durvalumab con diversi regimi terapeutici verso la sola chemioterapia. L’endpoint primario è la OS.

I pazienti nello studio sono stati randomizzati 1:1:1:1 per ricevere durvalumab e tremelimumab (anticorpo anti-CTLA-4) con carboplatino o cisplatino più etoposide, durvalumab e chemioterapia a base di platino più etoposide, oppure etoposide e chemioterapia a base di platino.

“Questo è il primo studio che offre la flessibilità di combinare l’immunoterapia con diversi regimi a base di platino nel carcinoma polmonare a piccole cellule, ampliando le opzioni di trattamento”, ha osservato José Baselga, vicepresidente esecutivo di R&D oncologico.

AstraZeneca ha osservato che, a seguito della prevista analisi intermedia condotta da un comitato indipendente di monitoraggio dei dati, lo studio continuerà fino all’analisi finale dell’OS per la doppia combinazione di immunoterapici (durvalumab più tremelimumab) e chemioterapia. L’azienda ha dichiarato che presenterà i dati in un prossimo incontro medico. Per farlo, AstraZeneca ha due opportunità già a settembre, in occasione della World Conference on Lung Cancer e dell’incontro annuale della Società europea per l’oncologia medica (ESMO).

L’ES-SCLC rappresenta circa due terzi dei casi di SCLC, mentre l’SCLC stesso rappresenta il 15% dei casi complessivi di tumore ai polmoni. La stragrande maggioranza dei casi di cancro ai polmoni sono tumori polmonari non a piccole cellule (NSCLC).

Durvalumab è in fase di sperimentazione anche in seguito a concomitante chemioradioterapia in SCLC a stadio iniziale nello studio di Fase III ADRIATIC.

Il farmaco è attualmente approvato per tumore polmonare non resecabile di stadio III non a piccole cellule in più di 45 paesi, tra cui Stati Uniti, UE e Giappone, sulla base dello studio PACIFIC di fase III.

Lo scenario competitivo
Supponendo che i risultati del CASPIAN portino all’approvazione della Food and Drug Administration, Imfinzi si confronterà testa a testa contro un altro inibitore del checkpoint PD-L1, atezolizumab di Roche. Questo farmaco è già stato approvato per la prima linea di ES-SCLC in combinazione con i farmaci chemioterapici carboplatino ed etoposide…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Cancro polmonare a piccole cellule, durvalumab migliora la sopravvivenza in prima linea in pazienti con malattia estesa. Studio CASPIAN”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/cancro-polmonare-a-piccole-cellule-durvalumab-migliora-la-sopravvivenza-in-prima-linea-in-pazienti-con-malattia-estesa-studio-caspian–29828