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Sclerosi multipla (SM) – Declino cognitivo, quanto influisce la precocità di insorgenza della patologia?

I pazienti con sclerosi multipla (SM) a insorgenza pediatrica hanno più probabilità di quelli con malattia insorta in età adulta di avere deterioramento nel trattamento delle informazioni in età adulta, indipendentemente dall’età o dalla durata della malattia. Lo rivela uno studio pubblicato online su “JAMA Neurology”

Efficienza di elaborazione delle informazioni misurata tramite il punteggio SDMT 
L’efficienza di elaborazione delle informazioni, misurata mediante Symbol Digit Modalities Test (SDMT), può diminuire più rapidamente nei pazienti con SM a insorgenza pediatrica. «I bambini e gli adolescenti che sviluppano SM dovrebbero essere attentamente monitorati per i cambiamenti cognitivi e aiutati a gestire le potenziali sfide che la SM a esordio precoce pone per le abilità cognitive più avanti nella vita» scrivono gli autori, guidati da Kyla A. Koch, del Karolinska Institutet di Stoccolma.

Una ricerca precedente aveva scoperto che un punteggio SDMT di 55 può essere un punto in cui una persona con SM è ancora «impiegato, ma il lavoro è messo in discussione». In questo studio, i pazienti con SM a insorgenza pediatrica hanno raggiunto questa soglia all’età di circa 34 anni, mentre quelli con SM a insorgenza in età adulta l’hanno raggiunta a circa 50 anni. Questi risultati suggeriscono che i diversi esiti cognitivi dei gruppi «può essere significativo» scrivono i ricercatori.

L’insorgenza della SM prima dei 18 anni si verifica nel 2-10% dei casi, ma pochi studi hanno esaminato gli esiti cognitivi di pazienti con SM a insorgenza pediatrica in età adulta. Il deficit cognitivo è comune nei pazienti con SM e può influenzare la qualità della vita, il funzionamento sociale e l’occupazione.

A confronto soggetti adulti con malattia a esordio in età pediatrica o in età adulta
Per confrontare i cambiamenti nella funzione cognitiva nel corso del tempo in adulti con SM a insorgenza pediatrica rispetto ad adulti con SM a insorgenza in età adulta, McKay e colleghi hanno condotto uno studio longitudinale di coorte basato sulla popolazione, utilizzando i dati di oltre 5.700 pazienti del Registro Svedese della Sclerosi Multipla.

Il Registro contiene informazioni provenienti da tutte le cliniche neurologiche in Svezia, e i ricercatori hanno esaminato i dati raccolti tra aprile 2006 e aprile 2018. I punteggi SDMT vanno da 0 a 120 e i punteggi più elevati indicano una maggiore efficienza nell’elaborazione delle informazioni…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Declino cognitivo nella sclerosi multipla, quanto influisce la precocità di insorgenza della patologia?”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/declino-cognitivo-nella-sclerosi-multipla-quanto-influisce-la-precocit-di-insorgenza-della-patologia–29785