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Cistite – Solo il 43% delle donne si rivolge al medico

Lecce – La cistite è un disturbo intimo molto diffuso ma ancora poco noto alle donne del nostro Paese. La metà delle italiane ammette di aver sofferto, almeno una volta nella vita, della patologia. Tuttavia il 31% ignora che si possa prevenirla mentre solo il 61% è consapevole che vi siano cure efficaci in grado di contrastarla.

Appena una su tre indica i rapporti sessuali non protetti e l’igiene intima non corretta come cause principali che ne determinano l’insorgenza. E ben il 72% vorrebbe ricevere maggiori informazioni.

È quanto emerge da un sondaggio, realizzato online su oltre 2.000 donne nei giorni scorsi, promosso dall’Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico (AIUG). I risultati sono stati presentati al XXVIII Congresso Nazionale della Società Scientifica, che si è aperto ieri a Lecce alla presenza di oltre 500 specialisti da tutta Italia.

Per aumentare il livello di consapevolezza su un disturbo ampiamente sottovalutato, l’AIUG avvierà nelle prossime settimane una campagna d’informazione sui social media. Gli uro-ginecologi insegneranno alle donne, di ogni fascia d’età, quali precauzioni prendere per prevenire il disturbo e i rimedi da adottare per evitare complicanze.

“La patologia risulta in crescita e presenta numeri importanti – afferma Gian Luca Bracco, Presidente dell’AIUG – Il 30% delle italiane è stata colpita almeno una volta negli ultimi 12 mesi e in un caso su quattro la malattia si è ripresentata più volte nel corso di un anno. Si tratta di un’infezione della vescica di origine batterica che si manifesta attraverso bruciore vescicale, forte dolore e presenza di sangue nelle urine”.

Sempre dal sondaggio nazionale dell’AIUG emerge anche una chiara difficoltà, da parte delle donne, ad affrontare alcuni temi delicati riguardanti la salute. Il 28% delle intervistate ammette di non parlare con nessuno dei propri disturbi intimi e il 13% chiede invece aiuto o consiglio al partner. Appena il 43% si rivolge invece al proprio medico di famiglia o ad un ginecologo. E spesso quindi si adottano rimedi e cure fai-da-te senza ricorrere al parere di un esperto.

“Imbarazzo e pudori devono essere superati – sottolinea Mauro Cervigni, Segretario Scientifico dell’AIUG – La cistite, infatti, mina seriamente la qualità della vita e se non viene affrontata tempestivamente e nel modo corretto può generare problemi di salute che si protraggono per diversi anni. L’estate è il periodo più difficile da affrontare per una paziente, nonché il momento in cui registriamo un incremento dell’incidenza della malattia. L’umidità e il caldo, tipici di questa stagione, aumentano la proliferazione di microrganismi patogeni. Inoltre è più facile la disidratazione che rappresenta un ulteriore fattore di rischio così come l’alimentazione. Solo il 13% delle italiane è però consapevole che una dieta sana ed equilibrata, e ricca di frutta e verdura, può contrastare le infezioni”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Cistite, solo il 43% delle donne si rivolge al medico. Congresso nazionale degli Uroginecologi”, insalutenews

Tratto da: https://www.insalutenews.it/in-salute/cistite-solo-il-43-delle-donne-si-rivolge-al-medico-congresso-nazionale-degli-uroginecologi/