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Melanoma avanzato dopo fallimento di un anti-PD1, trattamento con Associazione entinostat e pembrolizumab risulta un’opzione efficace

Combinando entinostat con pembrolizumab si ottiene un’attività clinica in pazienti con melanoma non resecabile o metastatico che sono andati in progression con la precedente terapia anti-PD1. E’ quanto emerge da uno studio presentato ad Atlanta all’annual meeting dell’American Association for Cancer Research (AACR)

“I nostri risultati suggeriscono che questa combinazione può essere un regime attivo per i pazienti che non hanno mai risposto a, sono progrediti durante il trattamento con inibitori di PD-1,” ha detto Ryan J. Sullivan, Massachusetts General Hospital, Boston, Massachusetts.

Lo studio ENCORE-601 di fase II è stato progettato per valutare l’efficacia dell’entinostat più pembrolizumab in pazienti con cancro polmonare non a piccole cellule, melanoma e cancro colorettale. Sullivan ha riferito di 53 pazienti con melanoma non resecabile o metastatico che avevano ricevuto una precedente immunoterapia. I pazienti hanno ricevuto entinostat e pembrolizumab fino alla progressione della malattia.

Il tasso di risposta oggettiva era del 19%, con 1 risposta completa (CR) e 9 risposte parziali (PR). C’era un tasso di beneficio clinico del 32% (CR, PR, SD >6 mesi), con 7 pazienti con malattia stabile per >6 mesi.

La sopravvivenza libera da progressione mediana è di 4,2 mesi e la durata mediana della risposta è stata di 12,5 mesi, con 5 rispondenti in corso al momento del cut-off date.

La durata mediana della precedente terapia PD-1 era di 4,9 mesi. Di questi pazienti, il 70% aveva ricevuto un trattamento precedente con ipilimumab e il 23% aveva un trattamento precedente con inibitori BRAF/MEK. Il tempo mediano dall’ultima dose all’ingresso nello studio è stato di 2,7 mesi e il 66% dei pazienti non ha avuto alcuna terapia di intervento tra la precedente terapia PD-1 e l’iscrizione allo studio.

Gli eventi avversi correlati al trattamento di grado 3/4 (EA) includevano neutropenia, affaticamento e ionatremia. Cinque pazienti presentavano EAS di grado 3/3 di grado 3/3, inclusi eruzione cutanea, colite, polmonite ed epatite autoimmune…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Associazione entinostat e pembrolizumab, opzione efficace per il melanoma avanzato dopo fallimento di un anti-PD1 #AACR”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/associazione-entinostat-e-pembrolizumab-opzione-efficace-per-il-melanoma-avanzato-dopo-fallimento-di-un-anti-pd1-aacr-29247