Carcinoma avanzato del rene – Rischio di morte dimezzato con pembrolizumab più axitinib in prima linea
“L’utilizzo in prima linea dell’associazione pembrolizumab più axitinib ha permesso di prolungare in maniera significativa la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale rispetto all’attuale standard of care, sunitinib, in pazienti naïve con carcinoma metastatico del rene a cellule chiare
Lo confermano i risultati dello studio randomizzato di fase III KEYNOTE-426 presentati in occasione del Genitourinary Cancers Symposium del 2019 di San Francisco e pubblicati in contemporanea sul NEJM.
“Questi risultati rappresentano un reale cambiamento di paradigma del trattamento in prima linea della malattia in fase metastatica – spiega Camillo Porta, Professore Associato di Oncologia Medica presso l’Università di Pavia e Direttore della Divisione di Oncologia Traslazionale degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri, sempre a Pavia -. Per la prima volta, infatti, la sopravvivenza libera da progressione ha superato i 15 mesi e i dati di sopravvivenza globale indicano una tendenza estremamente positiva. La combinazione ha inoltre evidenziato un buon profilo di tollerabilità, in linea con il meccanismo di azione delle due molecole. Questo studio pone le basi per un cambiamento nella pratica clinica quotidiana: siamo di fronte a un nuovo standard terapeutico che costituirà il termine di paragone per la futura ricerca scientifica su questa neoplasia”.
Il trattamento con la combinazione ha ridotto del 47% il rischio di morte rispetto a sunitinib (p < 0.0001), anche se la OS mediana non è stata raggiunta in entrambi i bracci di trattamento. La PFS mediana era 15,1 mesi con pembrolizumab/axitinib e di 11,1 mesi con sunitinib: questo si traduce in una riduzione significativa del 31% del rischio di progressione della malattia (p = .0001).
Occorre tenere presente che il RCC metastatico ha una percentuale di sopravvivenza a 5 anni del 12%. “I pazienti con carcinoma metastatico del rene hanno una sopravvivenza molto breve e negli ultimi anni le novità terapeutiche significative in questa forma avanzata di malattia sono poche. Questa nuova opzione terapeutica può essere importante per molti pazienti,” ha detto Robert Dreicer, esperto dell’ASCO e moderatore della conferenza stampa…”
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Fonte: “Carcinoma avanzato del rene, pembrolizumab più axitinib in prima linea dimezza il rischio di morte. Cambia il paradigma di cura”, PHARMASTAR