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Lieve deterioramento cognitivo (MCI) – Rischio diminuito con riduzione intensiva della pressione arteriosa

Una riduzione intensiva della pressione arteriosa (BP) riduce il rischio di lieve deterioramento cognitivo (MCI), come dimostrano i risultati dello studio SPRINT MIND (Systolic Blood Pressure Intervention Trial Memory and Cognition in Decreased Hypertension) appena pubblicati online su “JAMA”

In particolare, i ricercatori – guidati da Jeff Williamson, direttore di Medicina Geriatrica e Gerontologia alla Wake Forest School of Medicine, Winston-Salem, North Carolina – hanno scoperto che avere il ricorso a un target di pressione (SBP) inferiore a 120 mmHg riduce il rischio di MCI del 19% rispetto a un target inferiore a 140 mmHg.

Le evidenze preliminari erano state riportare alla Alzheimer’s Association International Conference (AAIC) 2018, a Chicago, ma non erano tuttavia definitive sulla riduzione del rischio di demenza, probabilmente perché il trial non era abbastanza lungo.

Per favorire l’indagine, l’Alzheimer’s Association ha assegnato oltre $ 800.000 per finanziare un’estensione della sperimentazione di 2 anni, denominata SPRINT MIND 2.0, per aiutare a chiarire l’impatto del trattamento aggressivo della BP sulla riduzione del rischio di demenza.

Prevenire il MCI equivale a prevenire la demenza, di cui è “l’anticamera”
Nel complesso, i risultati di SPRINT MIND «offrono una vera speranza» secondo Maria C. Carrillo, Chief Science Officer dell’Alzheimer’s Association. «Si deve passare attraverso un MCI per arrivare alla demenza e dunque, quando si prevengono nuovi casi di MCI, si prevengono nuovi casi di demenza, ma c’è bisogno di più chiarezza sulla componente della demenza».

Per riassumere, lo studio SPRINT originario aveva arruolato quasi 9.361 adulti cognitivamente sani (età media, 68 anni) con ipertensione che erano ad aumentato rischio di malattie cardiovascolari (CVD). I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a subire un abbassamento intensivo di SBP (obiettivo, inferiore a 120 mmHg) o trattamento standard (obiettivo, inferiore a 140 mm Hg).

Nel 2015, lo studio è stato sospeso precocemente a causa di risultati che indicavano benefici sul suo outcome primario di eventi CVD e mortalità per tutte le cause. Lo studio SPRINT MIND è stato progettato come parte del trial SPRINT, con ‘probabile demenza’ come outcome primario. Gli outcome secondari erano MCI e il composito di qualsiasi danno cognitivo, probabile demenza o MCI.

Le analisi includevano 4.278 individui nel braccio di trattamento intensivo e 4.285 nel braccio di trattamento standard. Il periodo di trattamento mediano era di 3,3 anni e il follow-up mediano totale era di 5,11 anni…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Lieve deterioramento cognitivo, rischio diminuito con riduzione intensiva della pressione arteriosa”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/lieve-deterioramento-cognitivo-rischio-diminuito-con-riduzione-intensiva-della-pressione-arteriosa–28639