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Malattie rare – Leucemia linfatica cronica, inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK) ibrutinib da solo nuovo standard per pazienti anziani non ancora trattati

L’inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK) ibrutinib da solo e in combinazione con l’anticorpo monoclonale anti-CD20 rituximab migliora in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto alla chemioimmunoterapia standard bendamustina più rituximab (regime BR), come terapia di prima linea per i pazienti anziani con leucemia linfatica cronica. A sancirlo sono i risultati dello studio multicentrico di fase 3 ALLIANCE A041202, appena presentati all’ultimo congresso dell’American Society of Hematology (ASH), a San Diego, e pubblicati in contemporanea sul New England Journal of Medicine

Invece, non si è osservata alcuna differenza significativa di PFS fra i due gruppi trattati con ibrutinib, il che dimostra come l’aggiunta di rituximab all’inibitore di BTK non abbia apportato alcun beneficio aggiuntivo di PFS e, pertanto, non sia necessaria.

Dopo 24 mesi di follow-up, la PFS è risultata dell’87% con ibrutinib in monoterapia, 88% con ibrutinib più rituximab e 74% con il regime BR.

«I nostri risultati sanciscono che ibrutinib dovrebbe diventare uno standard di cura per i pazienti anziani con leucemia linfatica cronica, perché per questi pazienti è più efficace del miglior regime chemoimmunoterapico disponibile», ha detto l’autrice principale dello studio, Jennifer A. Woyach, dell’Ohio State University Comprehensive Cancer Center di Columbus. «I risultati suggeriscono anche che quando si progettano studi sulla leucemia linfatica cronica nei pazienti anziani, ibrutinib è lo standard con il quale dovrebbero essere confrontati gli altri farmaci».

Ibrutinib mai confrontato prima con le attuali chemioimmunoterapie standard nell’anziano
Ibrutinib in monoterapia è stato approvato sia dalla Food and Drug Administration sia dalla European Medicines Agency nel 2016 come terapia di prima linea per i pazienti con leucemia linfatica cronica ed è ampiamente utilizzato nella pratica clinica; tuttavia, i dati chiave che hanno portato al via libera delle due agenzie si riferiscono a un confronto fra ibrutinib e clorambucile, che è relativamente poco efficace…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Leucemia linfatica cronica, ibrutinib da solo nuovo standard per i pazienti anziani non ancora trattati. #ASH2018”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/leucemia-linfatica-cronica-ibrutinib-da-solo-nuovo-standard-per-i-pazienti-anziani-non-ancora-trattati-ash2018-28464