Malattie rare – Linfoma diffuso a grandi cellule B, trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco polatuzumab vedotin promettente per i casi non idonei al trapianto
“Il trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco polatuzumab vedotin combinato con rituximab più bendamustina (regime BR) ha più che raddoppiato la sopravvivenza globale (OS) rispetto a rituximab più bendamustina in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato o refrattario, non candidabili al trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Lo dimostrano i risultati aggiornati dello studio di fase 1b/2 GO29365, appena presentati a San Diego, al congresso dell’American Society of Hematology (ASH)
Sopravvivenza superiore all’anno con polatuzumab vedotin
Nello studio, il gruppo trattato con polatuzumab vedotin, un agente sperimentale anti-CD79b, in associazione con il regime BR, ha mostrato un’OS mediana di oltre un anno, nettamente superiore rispetto a quella del gruppo trattato con il solo regime BR (12,4 mesi contro 4,7 mesi; HR0,42; IC al 95% 0,24-0,75). L’OS era un endpoint esplorativo del trial.
«Già lo scorso anno lo studio aveva mostrato una chiara superiorità dell’associazione con polatuzumab; ora il dato è stato confermato in pazienti che sono in ricaduta e recidivi dopo un trattamento di prima linea. Questo è molto importante perché questo programma terapeutico potrà essere sviluppato soprattutto nei pazienti che per vari motivi non possono fare il trapianto» ha commentato ai nostri microfoni Maurizio Martelli, Professore Associato di Ematologia presso l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”.
GO29365 è il primo e unico studio randomizzato a indicare un beneficio in termini di sopravvivenza per i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato/refrattario, non candidabili al trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
Il dossier con i risultati ottenuti da polatuzumab vedotin in associazione a BR nello studio GO29365, fa sapere l’azienda che sta sviluppando il farmaco (Roche), verrà inoltrato alle autorità regolatorie di vari paesi del mondo con la richiesta di approvazione del farmaco.
Il background dello studio
I pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B che non rispondono al trattamento iniziale o recidivano sono circa il 40% e hanno una prognosi molto sfavorevole, che peggiora via via dopo ogni ricaduta. C’è quindi bisogno di nuove opzioni terapeutiche, più efficaci, per questa popolazione di pazienti…”
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Fonte: “Linfoma diffuso a grandi cellule B, polatuzumab vedotin promettente per i casi non idonei al trapianto. #ASH2018”, PHARMASTAR