Percorso del farmaco in ospedale – A che punto siamo con la sua automazione?
“Ridurre di oltre l’80 per cento gli errori nella dispensazione dei farmaci in ospedale; ridurre di più del 50 per cento gli errori di somministrazione dei medicinali ai pazienti – come oggi si riesce a fare in alcune strutture ospedaliere in altri Paesi europei – o, ancora, ridurre le scorte e le giacenze realizzando forti economie, oggi è possibile
Come sarebbe possibile ridurre tra il 50 e il 100 per cento la quantità delle confezioni scadute o abbattere drasticamente i consumi di prodotti e – migliorando l’efficienza – ridurre anche le scorte e le giacenze nelle farmacie ospedaliere. Uno scenario realizzabile anche nel nostro Paese se dovessero essere adottati i nuovi sistemi automatizzati e informatizzati per la distribuzione e somministrazione dei medicinali dalla farmacia fino al letto del paziente.
Dei molteplici benefici che può generare l’adozione di queste nuove tecnologie, capaci di tracciare e tenere sotto controllo l’intero percorso del farmaco all’interno dell’ospedale, si è parlato oggi a Milano nel corso di un convegno promosso dalla rivista di economia e politica sanitaria Italian Health Policy Brief, con il patrocinio della Regione Lombardia.
Una drastica riduzione dei rischi da errata dispensazione o somministrazione dei farmaci, una semplificazione dei processi e delle attività degli operatori sanitari (farmacisti, infermieri e medici), un potenziamento delle attività di farmacovigilanza, oltre a molteplici forme di economia che potranno consolidare in modo importante la sostenibilità della spesa sanitaria: queste sono solo alcune delle ricadute che deriveranno dall’adozione diffusa di questi sistemi. Un insieme di hardware e software ad alto contenuto tecnologico, concepito anzitutto in una logica di riduzione del rischio clinico e incremento dell’efficienza grazie alla gestione e alla tracciabilità del farmaco in tutte le fasi del percorso ospedaliero: dalla farmacia al reparto, dalla prescrizione informatizzata alla preparazione della terapia e sua verifica al letto del paziente.
Queste nuove soluzioni tecnologiche sono state adottate ampiamente, negli Stati Uniti e in altri Paesi europei, mentre in Italia hanno trovato applicazione sporadica e parziale, interessando solo una parte del percorso del farmaco.
“La centralità del cittadino in sanità è assoluta – ha dichiarato Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, nel corso del suo intervento – a lui è doveroso offrire prestazioni di qualità e risposte al suo bisogno di assistenza e cura. Ecco perché è giusto egli sia oggetto di lavoro e di cooperazione da parte di tutti i soggetti che partecipano al suo stesso percorso. Tale centralità – ha proseguito Gallera – va preservata anche nel caso specifico della gestione del farmaco all’interno delle strutture ospedaliere. Infatti, lavorare attorno al percorso del farmaco in ospedale significa lavorare in diversi ambiti che interessano direttamente la vita dei pazienti: si pensi, infatti, alla tracciabilità del medicinale lungo tutto il suo percorso dalla prescrizione alla somministrazione; si pensi anche alla sicurezza, così come all’appropriatezza delle cure; si pensi, infine, anche agli strumenti che potrebbero facilitare, fuori dall’ospedale, l’aderenza alla terapia da parte del paziente”.
Quali sonio i possibili vantaggi dell’automatizzazione del percorso di erogazione del farmaco?
In amministrazione è possibile conoscere e analizzare in tempo reale l’inventario, i consumi dei prodotti sia nel magazzino centrale che nei singoli reparti. Un quadro conoscitivo che può essere analizzato fino a livello del singolo paziente…”
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Fonte: “Automazione del percorso del farmaco in ospedale. A che punto siamo?”, PHARMASTAR