Diabete di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare – Nessun rischio di insufficienza cardiaca con ‘linagliptin’
“I pazienti con diabete di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare non hanno una maggiore probabilità di esiti correlati allo scompenso cardiaco se trattati con il DPP-4 inibitore linagliptin aggiunto allo standard di cura. Sono i risultati di un’analisi secondaria pre-programmata dei dati dallo studio di outcome cardiovascolare CARMELINA, presentati al congresso annuale dell’American Heart Association (AHA) e pubblicati su Circulation
Lo studio CARMELINA ha arruolato quasi 7000 pazienti con diabete di tipo 2 e concomitante malattia cardiovascolare aterosclerotica e/o malattia renale, randomizzati a linagliptin orale 5 mg o placebo una volta al giorno, aggiunti alle cure standard.
I principali risultati sono stati presentati il mese scorso al congresso EASD e pubblicati a inizio novembre su JAMA. I dati erano rassicuranti e avevano dimostrato che linagliptin era sicuro, in quanto non vi era alcun impatto negativo sugli eventi cardiovascolari o renali nella popolazione dello studio.
A poca distanza è stata effettuata una ulteriore analisi sulle percentuali di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca e su altri esiti cardiovascolari, motivata dal fatto che nel 2013, nello studio SAVOR-TIMI 53, un altro farmaco della classe, saxagliptin, aveva aumentato il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca rispetto al placebo quando aggiunto alle cure usuali nel diabete di tipo 2. Questi risultati avevano sollevato preoccupazioni sull’uso di inibitori della DPP-4 in pazienti con diabete di tipo 2 ad alto rischio di eventi di insufficienza cardiaca.
Nessun impatto sui ricoveri per scompenso con linagliptin
Nella nuova analisi secondaria del trial CARMELINA sono stati esaminati i dati relativi ai ricoveri per scompenso, esiti cardiovascolari e decessi, raccolti in modo prospettico dai pazienti coinvolti. In un follow-up medio di 2,2 anni, 435 pazienti hanno avuto almeno un ricovero per insufficienza cardiaca…”
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Fonte: “Diabete di tipo 2, nessun rischio di insufficienza cardiaca con linagliptin #AHA2018”, PHARMASTAR