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Cancro – Attività fisica regolare dovrebbe essere parte integrante della cura

Nei malati di cancro, l’esercizio fisico dovrebbe essere parte integrante della terapia dato che può migliorare in modo significativo la gestione dei sintomi, la qualità della vita e la forma fisica, sia durante sia dopo il trattamento. A evidenziarlo sono i risultati di due studi francesi appena presentati a Monaco di Baviera, durante i lavori del congresso annuale della European Society for Medical Oncology (ESMO)

Più di 3500 pazienti malati di tumore partecipano già a programmi di esercizio fisico ogni anno in oltre 80 centri oncologici in Francia, e il numero continua ad aumentare, ha spiegato Thierry Bouillet dell’American Hospital of Paris di Neuilly Sur Seine, e autore di uno dei due studi.

Le sessioni di attività fisica sono condotte da trainer con conoscenze specialistiche sul cancro e sul suo trattamento, in grado di adattare i programmi di allenamento alle esigenze individuali.

Meno fatigue e dolore dopo 3 e 6 mesi
In uno dei due studi si è valutato l’efficacia dei programmi di attività fisico svolti sotto la guida di un educatore medico-sportivo nei centri Sport and Cancer aperti nel settembre 2016 dal French Comprehensive Cancer Center Oscar Lambret a dal National Federation CAMI Sport & Cancer.

Nei 114 pazienti sottoposti a un trattamento antitumorale, di cui l’83% con un cancro al seno e il 21% con malattia metastatica, 60 minuti di allenamento della forza muscolare ed esercizi aerobici due volte alla settimana hanno ridotto in misura significativa i punteggi di dolore e fatigue a 3 e 6 mesi. Dopo 3 mesi il punteggio dell’affaticamento è passato da 3,3 (valore basale) a 2,8 (P < 0,05) e il dolore da 2,8 a 2,3 (P < 0,05); dopo 6 mesi, in 71 pazienti, il punteggio della fatigue è sceso da 3,1 (al basale) a 2,1 (P < 0,05) e quello relativo al dolore da 3 a 1,9 (P < 0,05).

«Il beneficio maggiore si ottiene se i pazienti si allenano due o tre volte alla settimana per almeno un’ora durante i 6 mesi di chemio o radioterapia e poi per altri 6 mesi dopo la fine del trattamento, in modo che l’attività fisica diventi parte della loro vita» ha detto Bouillet.

«Abbiamo anche visto che i pazienti si sentono più sicuri e trovano più facile esercitarsi nel luogo in cui viene loro somministrata la terapia piuttosto che se vengono date loro informazioni su come allenarsi e si lascia che facciano da soli al di fuori dell’ospedale, seguiti da istruttori che non conoscono le esigenze dei malati di cancro» ha aggiunto l’autore.

Migliore forma fisica e riduzione della massa grassa
Al termine dello studio, si sono osservate anche riduzioni significative del grasso corporeo, mentre la massa magra è rimasta stabile. Nell’intero campione, la massa grassa è passata dal 33,9% (valore basale) al 33,2% dopo 3 mesi (P < 0,05), mentre nei 71 pazienti per i quali erano disponibili dati a 6 mesi è scesa dal 34,3% al 32,4%…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Attività fisica regolare dovrebbe essere parte integrante della cura per tutti i malati di cancro. #ESMO18”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/attivit-fisica-regolare-dovrebbe-essere-parte-integrante-della-cura-per-tutti-i-malati-di-cancro-esmo18-28018