Reazioni avverse da farmaci – Mezzi di contrasto sotto indagine
“Allarme lanciato dagli allergologi italiani sulle reazioni avverse a farmaci che costituiscono un evento molto frequente e mostrano un trend in costante crescita, anche come conseguenza del sempre maggiore uso di farmaci nel mondo occidentale
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce una reazione avversa ad un farmaco come “ogni risposta indesiderata che fa seguito alla somministrazione di un farmaco per motivi profilattici, diagnostici, terapeutici o per indurre modificazioni di una funzione fisiologica.
“Le reazioni avverse a farmaci – spiega il dottor Antonino Musarra, Presidente AAIITO – colpiscono il 7% della popolazione generale, oltre il 20% dei pazienti ricoverati in ospedale e sono causa di oltre l’8% dei ricoveri ospedalieri.
In questo scenario le allergie da farmaci sono circa il 15% del totale delle reazioni avverse e quelle potenzialmente pericolose per la vita del delle persone sono fortunatamente poco frequenti e si manifestano generalmente con shock anafilattico, sindrome di Stevens-Johnson e Necrolisi Epidermica Tossica.
La capacità del farmaco di stimolare il sistema immunitario ad indurre una reazione allergica, è direttamente connessa con la sua struttura chimica, infatti alcuni farmaci come ad esempio le penicilline, le cefalosporine, alcuni antitumorali, alcuni antiepilettici sono maggiormente in grado, rispetto ad altri, di indurre la reazione allergica. Inoltre, l’assunzione ripetuta dello stesso farmaco è maggiormente allergizzante rispetto alla terapia continuativa e, ancora, la somministrazione intramuscolare o endovenosa sono maggiormente allergizzanti rispetto alla somministrazione per via orale.
E’ stato, inoltre, dimostrato che il sesso femminile è maggiormente colpito rispetto a quello maschile.”
Reazioni allergiche a mezzi di contrasto. Tra le allergie ai farmaci, un tipo di reazione allergica non trascurabile è quella ai mezzi di contrasto che sono frequentemente utilizzati per diversi tipi di esami come, ad esempio, quelli radiologici. Ad indagare su questo tema ci hanno pensato quindi gli esperti dell’AAIITO che hanno avviato uno studio multicentrico tuttora in corso.
Obiettivi del progetto raccogliere dati epidemiologici, in un settore ancora poco conosciuto, per identificare con maggiore precisione quali sono i fattori di rischio che il paziente può avere prima di sottoporsi ad esami che prevedono la somministrazione di un mezzo di contrasto.
Lo studio AAIITO si è quindi posto gli obiettivi di identificare: la percentuale di positività nei pazienti, quali sono i mezzi di contrasto maggiormente responsabili e qual sono i mezzi diagnostici più idonei per accertare se la reazione è avvenuta e quale tipo di reazione si è verificata. Lo studio coinvolge nove centri di allergologia in Italia e sta valutando i dati di 407 pazienti…”
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Fonte: “Sette italiani su 100 hanno reazioni avverse da farmaci. Mezzi di contrasto sotto indagine”, PHARMASTAR