Malattie rare – Fibrosi cistica, l’aggiunta di un nuovo farmaco “correttore” della proteina CFTR alla terapia con ivacaftor e tezacaftor, risulta promettente in Fase 2
“L’aggiunta di un nuovo farmaco “correttore” della proteina CFTR di nuova generazione alla terapia doppia con ivacaftor e tezacaftor è in grado di migliorare in modo significativo la funzione polmonare in pazienti affetti da fibrosi cistica (FC), portatori di uno o due alleli Phe508del. Queste le conclusioni di due studi paralleli che hanno impiegato i due farmaci sperimentali sopracitati (VX-445 e VX-669), recentemente pubblicati su NEJM e, al contempo, presentati alla North American Cystic Fibrosis Conference a Denver, negli USA
I pazienti trattati con uno dei due farmaci “correttori” di nuova generazione sopra citati – VX-445 o VX-659 – già sottoposti a terapia doppia che prevede un farmaco correttore di prima generazione (tezacaftor), hanno sperimentato un miglioramento di entità ancora maggiore delle concentrazioni di cloro nel sudore, come pure migliori risultati in termini di punteggi ottenuti al Cystic Fibrosis Questionnaire-Revised respiratory.
Informazioni sulla fibrosi cistica, e classificazione farmaci che agiscono sulla proteina CFTR
La FC è causata da mutazioni del gene CFTR, che codifica per una proteina denominata Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator, un canale ionico deputato soprattutto a trasportare il cloro attraverso le membrane cellulari a livello della membrana apicale delle cellule epiteliali delle cellule di vie aeree, del pancreas, dell’intestino, delle ghiandole sudoripare, delle ghiandole salivari e dei vasi deferenti.
Tali mutazioni (se ne conoscono circa 1400) portano a uno squilibrio ionico legato a un’alterazione della secrezione da parte delle cellule epiteliali degli ioni cloro e, di conseguenza, a un maggior riassorbimento di sodio e acqua dalle pareti delle vie aeree. I secreti prodotti sono molto densi e poveri di acqua. Per esempio, il muco prodotto dalle cellule epiteliali dei bronchi è più denso del normale.
Dopo l’identificazione delle mutazioni che causano la malattia sono iniziati una serie di studi per lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di correggere il difetto di base della malattia. Questi farmaci possono essere suddivisi in categorie. Vi sono farmaci che ripristinano la sintesi della proteina CFTR in presenza di mutazioni di stop (mutazioni di classe I), farmaci “correttori” che impediscono la distruzione di una proteina CFTR con struttura anomala (mutazioni di classe II) – come tezacaftor e lumacaftor – e i “potenziatori”, come ivacaftor che potenziano l’attività residua di CFTR (mutazioni di classe III).
Nel mondo quasi un paziente su 2 affetto da FC è omozigote per la mutazione F508del mentre un pazienti su 3 è eterozigote per questa condizione.
Razionale dello studio
Il farmaco “potenziatore” dell’attività di CFTR (ivacaftor) e i farmaci “correttori” lumacaftor e tezacaftor non si sono rivelati efficaci, se somministrati singolarmente, in pazienti con FC e mutazioni CFTR Phe508del, che si manifestano in due pazienti su 3…”
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Fonte: “Fibrosi cistica, terapia tripla promettente in Fase 2”, PHARMASTAR
Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/pneumo/fibrosi-cistica-terapia-tripla-promettente-in-fase-2-27973