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Carcinoma a cellule renali – ‘Avelumab’ più ‘axitinib’ ritarda progressione

La combinazione dell’inibitore del checkpoint immunitario PD-L1 avelumab e dell’inibitore delle tirosin chinasi (TKI) axitinib ha migliorato in misura sostanziale la sopravvivenza libera da progressione (PFS) in pazienti con carcinoma a cellule renali in fase avanzata e non trattati in precedenza per questo stadio della malattia. I dati provengono dallo studio di fase III JAVELIN Renal 101 appena presentato al congresso dell’European Society of Medical Oncology (ESMO), in corso a Monaco di Baviera

Nel sottogruppo di pazienti PD-L1-positivi trattato con l’associazione avelumab e axitinib, la PFS è risultata di 13,8 mesi contro 7,2 mesi ottenuti con sunitinib (HR 0,61; P < 0,0001). Invece, nell’intera popolazione studiata, indipendentemente dall’espressione di PD-L1, la PFS è risultata di 13,8 mesi contro 8,4 mesi (HR 0,69; P = 0,0001).

La percentuale di risposta obiettiva confermata è risultata rispettivamente del 55,2% (IC al 95% 49,9-61,2) e 25,5% (IC al 95% 20,6-30,9).

“JAVELIN Renal 101 è il primo studio di fase 3 con risultati positivi in cui si è confrontata la combinazione di un inibitore di un checkpoint immunitario e un TKI con il solo TKI nel trattamento di prima linea del carcinoma a cellule renali avanzato” ha sottolineato l’autore principale dello studio, Robert Motzer, del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York.

“I risultati supportano il potenziale di avelumab più axitinib come nuovo trattamento per i pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato. Il beneficio della terapia combinata è stato osservato in tutti i sottogruppi di pazienti, sia dai singoli sperimentatori sia da revisori indipendenti, e indipendentemente dai livelli di PD – L1″ ha continuato Motzer.

Malgrado le terapie disponibili, le prospettive per i pazienti con RCC avanzato rimangono scarse e meno del 10% dei pazienti è ancora vivo a 5 anni dalla diagnosi. Servono quindi nuove opzioni terapeutiche. Avelumab è un anticorpo monoclonale diretto contro la proteina PD-L1 (ligando della proteina PD-1), mentre axitinib è un TKI, classe di farmaci che rappresenta il pilastro di questo tipo di trattamento…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Carcinoma a cellule renali, avelumab più axitinib ritarda la progressione rispetto allo standard of care. #ESMO2108”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/carcinoma-a-cellule-renali-avelumab-pi-axitinib-ritarda-la-progressione-rispetto-allo-standard-of-care-esmo2108-27964