Asma – Relazione tra conta eosinofili e ri-ospedalizzazioni
“Una conta elevata di eosinofili sembra essere associata ad un maggior rischio di seconda ospedalizzazione per asma entro un anno dalla prima, stando ai risultati di uno studio recentemente pubblicato su PlosOne. Ciò suggerisce che i pazienti con asma e conta eosinofilica elevata pre-ospedalizzazione potrebbero richiedere un attento follow-up, insieme all’ottimizzazione del trattamento, dopo dimissione ospedaliera
Razionale e obiettivi dello studio
Studi recenti hanno documentato l’esistenza di un’associazione tra una conta elevata di eosinofili e il maggior rischio di esacerbazioni asmatiche.
L’obiettivo del nuovo studio, pertanto, è stato quello di determinare se i pazienti ospedalizzati a causa di una riacutizzazione asmatica sono a maggior rischio di ri-ospedalizzazione in presenza di una conta eosinofilica elevata documentata anteriormente alla prima ospedalizzazione.
Disegno dello studio e risultati principali
I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di pazienti ospedalizzati per complicanze legate all’asma, corredate di dati relativi alla conta eosinofilica determinata nel corso dell’anno precedente all’ospedalizzazione. Questi pazienti sono stati successivamente sottoposti a monitoraggio per il verificarsi di un secondo ricovero ospedaliero nel corso dell’anno successivo alla prima ospedalizzazione.
La condizione di conta eosinofilica elevata era definita da un numero di cellule/L ≥0.35×109.
Su 2.613 pazienti inclusi nello studio, il 32% di questi presentava conte eosinofiliche elevate durante l’anno precedente il ricovero ospedaliero per cause asmatiche, con una maggior probabilità di compresenza di riniti, eczema atopico, polipi nasali.
Effettuate le valutazioni dei campioni ematici a 4 settimane dalla prima ospedalizzazione, è emerso che i pazienti avevano una probabilità di presentare conte eosinofiliche elevate superiore al 38% (p=0,14)…”
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Fonte: “Asma, c’è relazione tra conta eosinofili e ri-ospedalizzazioni?”, PHARMASTAR