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Ictus ischemico acuto e FANV – Quale anticoagulante orale migliore per prevenzione secondaria

In uno studio retrospettivo – pubblicato online sul “Journal of Stroke & Cerebrovascular Diseases” – è stato analizzato come gli anticoagulanti orali (OAC) sono stati selezionati per i pazienti con ictus ischemico acuto con fibrillazione atriale non valvolare (FANV). È emerso che tale scelta è stata influenzata dall’uso di warfarin al momento del ricovero, dalla gravità clinica alla dimissione ospedaliera e dalla funzionalità renale

«I pazienti affetti da ictus con FANV rappresentano un’indicazione assoluta per la prevenzione secondaria dell’ictus ischemico con terapia anticoagulante» ricordano gli autori, guidati da Igiro Deguchi, del Dipartimento di Neurologia presso il Centro Medico Internazionale dell’Università Medica di Saitama, a Hidaka (Giappone).

«Gli OAC usati in Giappone includono warfarin e OAC ad azione diretta (DOAC). Tuttavia, non ci sono linee guida definitive per la scelta del warfarin o di un DOAC per prevenire ictus ricorrenti nei pazienti con FANV, ed entrambi i tipi di farmaci vengono utilizzati a discrezione dei medici in base allo stato clinico di ciascun paziente» aggiungono.

Tuttavia, uno studio osservazionale (The Stroke Acute Management with Urgent Risk-factor Assessment and Improvement [SAMURAI]-NVAF study) ha riportato che i pazienti con esiti clinici più scarsi alla dimissione ospedaliera avevano più probabilità di essere già in trattamento con warfarin, sebbene lo studio fosse eseguito dal 2011 (quando fu approvato il primo DOAC, dabigatran) al marzo 2014.

Nel presente studio, Deguchi e colleghi hanno esaminato la scelta dell’OAC per il trattamento di pazienti con infarto cerebrale accompagnato da FANV in pazienti trattati a partire dal settembre 2014, quando tutti e quattro i DOAC (dabigatran, rivaroxaban, apixaban, edoxaban) erano disponibili in Giappone.

I dati emersi dallo studio osservazionale retrospettivo
Questo studio ha incluso 297 pazienti colpiti da ictus con FANV ammessi nell’ospedale di Hidaka tra il settembre 2014 e il dicembre 2017 e che sono stati successivamente trasferiti ad altre istituzioni o dimessi. Le caratteristiche cliniche di base sono state confrontate tra i pazienti ai quali è stato prescritto warfarin e quelli con prescrizione di DOAC. In totale, 280 pazienti su 297 (94,3%) hanno ricevuto una terapia anticoagulante orale, di cui 36 warfarin mentre 244 hanno ricevuto un DOAC…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ictus ischemico acuto e FANV. Come scegliere l’anticoagulante orale per la prevenzione secondaria?”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/ictus-ischemico-acuto-e-fanv-come-scegliere-lanticoagulante-orale-per-la-prevenzione-secondaria-27388