Ipercolesterolemia – Somministrazione sottocutanea di ‘alirocumab’ centra endpoint
“La somministrazione sottocutanea di alirocumab, ipocolesterolemizzante inibitore della PCSK-9 ha diminuito significativamente il rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE) in pazienti che avevano subito un recente episodio di sindrome coronarica acuta (ACS) come un infarto del miocardio (IM) e, in particolare, ha determinato una riduzione del 15% del rischio relativo di mortalità per tutte le cause. Lo dimostrano i risultati dello studio “ODYSSEY Outcomes”, presentati a una ‘late-break session’ nel corso della 67a sessione scientifica annuale dell’American College of Cardiology in svolgimento a Orlando, in Florida (USA)
Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario, dimostrando che i pazienti ad alto rischio che hanno aggiunto l’iniezione sottocutanea di alirocumab alle statine alla massima dose tollerata hanno riscontrato un numero significativamente minore di MACE rispetto a quelli trattati con le sole statine alla massima dose tollerata.
Indubbiamente, ODYSSEY, l’ampio programma di studi per valutare gli effetti di alirocumab sulla mortalità e sulla morbilità cardiovascolare, ha prodotto un significativo successo per questo inibitore PCSK9.
Infatti, nonostante la riduzione dei principali eventi avversi (AE) cardiovascolari (CV) sia stata relativamente modesta nei pazienti con ACS e in linea con il beneficio riscontrato con l’altro inibitore PCSK9 disponibile in commercio (evolocumab), il trattamento con alirocumab è risultato associato anche a una riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause rispetto al placebo.
Il principal investigator Philippe Gabriel Steg, dell’Hôpital Bichat di Parigi, Francia, che ha presentato i risultati dello studio all’ACC.18, è stato cauto nell’interpretare l’osservazione di tale riduzione di mortalità. Tuttavia il beneficio generale dovrebbe spostare l’ago della bilancia nella direzione di un trattamento di un maggior numero di pazienti con questa classe di farmaci, notoriamente di difficile accesso.
«Ritengo che migliorare ulteriormente i tassi degli eventi nei pazienti post-ACS che rimangono ad alto rischio e avere un impatto sulla mortalità per tutte le cause sia davvero importante tanto per i pazienti quanto per i medici» afferma Steg…”
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Fonte: “Ipercolesterolemia, alirocumab centra endpoint dello studio ODYSSEY: meno eventi CV e (per la prima volta) ridotta mortalità generale”, PHARMASTAR