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Colite ulcerosa – Primo convegno per persone con pouch intestinale a Milano

Sono passati 40 anni da quando fu ideato l’intervento di “pouch”, ovvero uno pseudo retto che viene costruito chirurgicamente nei pazienti con colite ulcerosa refrattari alle terapie farmacologiche e precedentemente sottoposti a intervento di asportazione del colon e del retto. Su questo intervento e soprattutto sulle problematiche connesse, prima e dopo di esso, si è svolto a Milano un incontro organizzato da AMICI Onlus

«Il percorso è complicato e difficile, ma se viene svolto nei centri giusti e con le competenze adeguate è un’operazione che dà al paziente la possibilità di una vera rinascita ».  E’ quanto ha dichiarato ai microfoni di PharmaStar Enrica Previtali, presidente di AMICI Onlus, l’associazione di pazienti con malattie infiammatorie croniche dell’intestino.

L’operazione in questione è la realizzazione di una “pouch”, ovvero uno pseudo retto che viene costruito chirurgicamente nei pazienti con colite ulcerosa refrattari alle terapie farmacologiche e precedentemente sottoposti a intervento di asportazione del colon e del retto.

Su questo intervento e soprattutto sulle problematiche connesse, prima e dopo di esso, si è svolto a Milano un incontro organizzato da AMICI Onlus che ha visto la partecipazione di circa 150 persone e che ha avuto come relatori alcuni dei più qualificati clinici e chirurghi italiani impegnati nella cura di questa difficile malattia.

Il convegno aveva come obiettivo quello di informare e trasmettere un messaggio positivo e di speranza, perché la terapia chirurgica può essere un valido alleato per riconquistare una vita normale e convivere al meglio con una malattia infiammatoria cronica intestinale.

«L’appuntamento di oggi dimostra concretamente l’impegno della nostra associazione per la diffusione di una informazione corretta» dice Previtali. In Italia circa 200mila persone convivono con una Malattia Infiammatoria Cronica dell’Intestino (MICI) e il numero è in progressivo aumento.

L’iniziativa, rivolta in particolare ai più giovani che spesso tendono a celare la propria disabilità, esprime al meglio il concetto di Invisible Body Disabilities, definizione e marchio che AMICI ha voluto lanciare in occasione della Giornata della Disabilità 2017.

L’inserzione di una pouch è un percorso chirurgico in più tappe che richiede un’alta esperienza da parte del chirurgo e molta fiducia per il paziente. «E’ un percorso molto complicato e anche duro e difficile, non sempre si è preparati ad affrontarlo» sottolinea Previtali.

«A 10 anni dalla diagnosi il rischio di doversi sottoporre a intervento chirurgico di asportazione del colon è di circa il 10% -spiega Alessandro Armuzzi– presidente di IG-IBD e professore di gastroenterologia all’Università Cattolica di Roma. Questo rischio arriva al 20% se il paziente ha una diagnosi di pancolite ulcerosa, cioè quando la malattia coinvolge tutto il colon. Di solito l’asportazione del colon viene effettuata  in emergenza, per perforazione o sanguinamento massivo del colon, quando la malattia diventa refrattaria ai farmaci disponibili (la causa più frequente) oppure quando si sviluppano lesioni cancerose o precancerose del colon che ne impongono la immediata rimozione, Dopo l’intervento – prosegue Armuzzi- la qualità di vita dei pazienti è in genere migliore a quanto fosse prima. Non si arriva mai a una qualità di vita come se il paziente non fosse mai stato malato, ma dalle indagini effettuate è una qualità di vita del tutto accettabile».

Cosa è la pouch e come viene realizzato l’intervento
In mancanza del retto, questo intervento è stato ideato per evitare il fastidioso problema della diarrea. «La pouch è un serbatoio realizzato con un segmento dell’intestino tenue a pazienti cui è stato asportato il colon e il retto. In questi pazienti l’intestino tenue viene piegato e forgiato a formare una tasca (pouch in inglese) che viene connessa al canale anale. Quest’anno si celebrano i 40 anni da quando è stato messo a punto questo tipo di intervento che permette ai pazienti con colite ulcerosa cui sia stato asportato il colon e il retto di avere un’opzione ricostruttiva che aumenta notevolmente la loro prospettiva di qualità della vita» ci ha dichiarato il prof. Antonino Spinelli, Responsabile Unità Operativa Chirurgia del Colon e del Retto presso l’Istituto Humanitas di Milano…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Colite ulcerosa, a Milano primo convegno per le persone con pouch intestinale”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/gastro/colite-ulcerosa-a-milano-primo-convegno-per-le-persone-con-pouch-intestinale-25791