Malattia infiammatoria intestinale (IBD) – Rischio linfoma aumentato sia con gli anti-TNF sia con le tiopurine
“I pazienti con malattia infiammatoria intestinale (IBD) che vengono trattati con una tiopurina in monoterapia, un inibitore del fattore di necrosi tumorale (TNF) in monoterapia o una combinazione di questi agenti potrebbero avere un rischio aumentato di linfoma rispetto ai pazienti che non fanno queste terapie. A suggerirlo è un ampio studio osservazionale di un gruppo di ricercatori francesi, uscito da poco su JAMA
Tuttavia, affermano gli autori, l’aumento del rischio è relativamente piccolo e dovrebbe essere soppesato contro i benefici di questi farmaci per il trattamento delle IBD.
“Sebbene queste differenze nel rischio di linfoma siano risultate significative in termini relativi, la loro entità assoluta, che è inferiore a un caso ogni 1000 anni-persona, dovrebbe essere valutata alla luce del potenziale beneficio di un trattamento efficace dell’IBD” scrivono i ricercatori, guidati da Rosemary Dray-Spira, dell’Agence Nationale de Sécurité du Médicament et des produits de santé, di Saint-Denis Cedex.
Molti studi clinici hanno dimostrato che le tiopurine e gli agenti anti-TNF hanno un effetto benefico nel trattamento delle IBD, da soli o in combinazione. Tuttavia, alcuni studi hanno anche messo in luce un’associazione tra aumento del rischio di linfoma e tiopurine. Il rischio associato alla terapia con anti-TNF è meno chiaro, perché molti pazienti trattati con anti-TNF erano stati trattati con tiopurine in passato. Perciò, capire se sia la terapia precedente con una tiopurina o quella attuale con l’anti-TNF ad aumentare il rischio di linfoma rappresenta una sfida per i ricercatori.
Per cercare di far luce sull’argomento, il team transalpino ha condotto uno studio di coorte utilizzando i dati della French National Health Insurance e delle banche dati delle dimissioni ospedaliere, che contengono dati su tutte le prescrizioni di farmaci e tutti i ricoveri per IBD eseguiti in Francia a partire dal 2006. Lo studio ha incluso i dati di 189.289 pazienti adulti con malattia infiammatoria intestinale diagnosticata prima del dicembre 2013. I pazienti sono stati seguiti per una mediana di 6,7 anni e si è valutata la loro esposizione a una tiopurina in monoterapia (azatioprina e 6-mercaptopurina), un anti-TNF in monoterapia (infliximab o adalimumab), una combinazione di entrambi o a nessuna farmaco.
Durante lo studio, 336 pazienti hanno sviluppato un linfoma: 220 casi hanno riguardato pazienti non esposti a nessun farmaco (IR 0,26 per 1000 anni-persona; IC al 95% 0,23-0,29), 70 casi pazienti trattati con una tiopurina in monoterapia (IR 0,54; IC al 95% 0,41-0,67), 32 casi pazienti trattati con un anti-TNF in monoterapia IR, 0,41; IC al 95% 0,27-0,55) e 14 casi pazienti trattati con una combinazione dei due agenti (IR 0,95; IC al 95% 0,45-1,45)…”
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Fonte: “Rischio linfoma aumentato nei pazienti con IBD sia con gli anti-TNF sia con le tiopurine”, PHARMASTAR