PCSK9 – Università di Aarhus sviluppa farmaci mirati a nuovo target
“Una nuova ricerca dell’Università di Aarhus (Danimarca) – pubblicata su “Nature Communications” – ha scoperto il modo in cui la proteina PCSK9 viene catturata da specifiche proteine del fegato, i proteoglicani a eparansolfato (HSPG), portando alla rottura dei recettori LDL (LDL-R), molecole deputate ad assorbire le lipoproteine a bassa densità ricche di colesterolo (LDL-C) presente nel sangue per veicolarlo nel fegato. Questa scoperta consente di sviluppare un farmaco inibitore della PCSK9 potenzialmente più efficiente e forse anche più economico: ciò che rappresenta la nuova speranza per il trattamento dell’ipercolesterolemia. Ma ci vorranno almeno 5 anni
«Le statine risparmiano molte vite ogni anno, ma queste molecole hanno la sfortunata conseguenza che le cellule epatiche iniziano a produrre più PSCK9» scrivono gli autori, guidati da Camilla Gustafsen, del Dipartimento di Biomedicina presso l’Università di Aarhus.
«Ora abbiamo scoperto come la PCSK9 “rompe” l’LDL-R. La conseguenza è minore LDL-R nel fegato, più elevato LDL-C nel sangue e un aumentato rischio di trombi nel cuore. Se questo processo è inibito, l’LDLR è protetto contro la degradazione e la quantità di colesterolo nel sangue cade» spiegano. Con la scoperta, i ricercatori hanno fornito uno dei pezzi mancanti nel puzzle della comprensione della PCSK9 e questo apre per lo sviluppo di un nuovo tipo di farmaco che potrebbe funzionare molto meglio delle statine.
Molecole che inibiscono la PCSK9 sono già disponibili sul mercato, ma a causa degli elevati costi sono offerti solo ai pazienti particolarmente a rischio, così come a coloro che non hanno benefici o sono intolleranti alle statine. Utilizzando la nuova conoscenza sui PCSK9, i ricercatori di Aarhus hanno cominciato a sviluppare una nuova molecola pronta per i primi test sui pazienti.
«La malattia coronarica è la causa principale dia morte in tutto il mondo ed è accelerata da un aumento dei livelli plasmatici di LDL-C» ricordano. «La PCSK9 circolante contribuisce alla malattia coronarica inducendo la degradazione lisosomiale dell’LDLR nel fegato e riducendo così la clearance delle LDL».
I proteoglicani a eparansolfato sono recettori della PCSK9 essenziali alla loro azione
Gli autori in questo lavoro dimostrano che gli HSPG del fegato sono recettori della PCSK9 ed essenziali per il degrado dell’LDLR indotto dalla PCSK9. «Il sito di legame degli HSPG si trova nel prodominio PCSK9 e si forma mediante residui basici esposti in superficie che interagiscono con ripetizioni di disaccaridi di eparansolfato trisolfato» spiegano…”
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Fonte: “PCSK9, più nozioni: l’Università di Aarhus sviluppa farmaci mirati a un nuovo target”, PHARMASTAR