Artrite psoriasica e farmaci anti-TNF – Attenzione alle recidive da sospensione trattamento
“La sospensione del trattamento con farmaci anti-TNF in concomitanza con una ridotta attività di malattia si accompagna ad in incremento delle recidive di artrite psoriasica.
Questo il verdetto proveniente dallo studio USA Corrona, condotto in pazienti affetti da artrite psoriasica, che suggerisce la necessità di non sospendere anzitempo il trattamento di questi pazienti con i farmaci biologici in questione. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Rheumatology, e i suoi risultati sono in linea con studi precedenti già pubblicati in letteratura al riguardo
Tutti i 94 pazienti con PsA del Corrona registry study soddisfacevano i criteri di remissione o di ridotta attività di malattia (punteggio CDAI uguale o inferiore a 10) e avevano interrotto il trattamento con farmaci anti-TNF in concomitanza con la condizione di ridotta attività di malattia, senza passare ad un altro farmaco biologico avente differente meccanismo d’azione.
I pazienti avevano un’età media di 51 anni, con una leggera prevalenza di donne (57%). Nel 92% dei casi, i pazienti erano di etnia Caucasica.
Al momento dell’inizio del trattamento con farmaci anti-TNF, i pazienti dello studio avevano un’anzianità di malattia media di 8,4 anni e un punteggio medio CDAI pari a 10,1; il 64% di questi era nella condizione di ridotta attività di malattia.
La maggior parte dei pazienti aveva assunto in precedenza MTX (86%) o un DMARDs (10%) prima di iniziare il trattamento con un farmaco anti-TNF.
Passando ai risultati, è emerso che 69 su 94 (73%) sono andati incontro a recidiva di malattia subito dopo l’interruzione del trattamento (tempo mediano alla recidiva: 8 mesi, IC95%= 6-12).
Di questi pazienti, 15 avevano un punteggio CDAI>10, 24 hanno ripreso il trattamento con un DMARDb ma non avevano un CDAI elevato, mentre 30 avevano un punteggio CDAI elevato e hanno iniziato il trattamento con un farmaco biologico.
Quasi 3 pazienti su 4 dei 59 pazienti recidivanti che erano stati nuovamente visitati erano in remissione o ridotta attività di malattia in quell’occasione, e quasi la metà ha ripreso l’utilizzo del farmaco anti-TNF inizialmente utilizzato.
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno sottolineato che il registro Corrona aveva incluso al suo interno circa 6.000 pazienti visitati da almeno 500 reumatologi a partire dal 2001. Le conclusioni che possono essere tratte dal nuovo studio, che ha incluso pazienti che avevano iniziato un trattamento con farmaci anti-TNF tra il 2002 e il 2013, invece, sono limitate dall’impiego di CDAI, una misura di attività di malattia propria dell’artrite reumatoide. L’impiego di CDAI, pertanto, implica che alcune caratteristiche manifestazioni della PsA, come entesite, psoriasi e dattilite, non sono state prese in considerazione nella valutazione della ridotta attività di malattia, rendendo conto di quanto osservato…”
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Fonte: “Artrite psoriasica e farmaci anti-TNF, attenzione alle recidive da sospensione trattamento”, PHARMASTAR