Epatite C di genotipo 1 in pazienti pediatrici – Associazione Ledipasvir e sofosbuvir conferma efficacia
“L’associazione di ledipasvir e sofosbuvir è efficace e sicura anche per i pazienti adolescenti affetti da virus dell’epatite C di genotipo 1. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato su Hepatology in cui i ragazzi trattati hanno raggiunto una risposta virologica sostenuta a 12 settimane senza eventi avversi gravi, sostenendo ulteriormente l’approvazione di questo farmaco in questa popolazione
Negli ultimi anni sono arrivati sul mercato e disponibili per i pazienti, anche italiani, numerose associazioni di farmaci antivirali ad azione diretta contro il virus dell’epatite C che assicurano la guarigione dall’infezione alla maggior parte dei pazienti.
Purtroppo l’accesso a questi farmaci non è stato possibile per i pazienti pedriatrici fino a qualche mese fa. Questi infatti sono stati ad oggi trattati con interferone pegilato e ribavirina, il cui utilizzo è spesso associato a effetti collaterali significativi, tra cui la compromissione della crescita e la scarsa tollerabilità, come hanno precisato nel lavoro il dr. William F. Balistreri, del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center e colleghi.
Il 22 giugno 2017, il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA, l’agenzia Europea del Farmaco, ha dato ufficialmente parere positivo all’estensione delle indicazioni di utilizzo del farmaco Harvoni (sofosbuvir/ledipasvir) negli adolescenti di età maggiore ai 12 anni (da 12 a
La decisione dell’EMA fa seguito a quella dell’Americana FDA che il 7 Aprile scorso si era espressa in maniera analoga.
Questo studio, a supporto di questa estensione, è stato condotto tra novembre 2014 a ottobre 2015, per valutare la sicurezza e l’efficacia di ledipasvir/ sofosbuvir in 100 pazienti di età compresa tra i 12 e i 17 anni con HCV di genotipo cronico 1a (81%) o 1b (19%) in un trial di fase 2. La maggior parte dei pazienti era naïve al trattamento (80%), bianchi (90%) e femmine (63%).
Alla settimana 12, 99 pazienti hanno raggiunto l’ SVR (95% CI, 93-100). Due pazienti non sono arrivati al follow-up. Il tasso di SVR era del 98% (95% CI, 91-100) tra i pazienti trattati, naive. Tutti i pazienti già trattati in precedenza hanno raggiunto la SVR (95% CI, 83-100).
Gli eventi avversi più comuni hanno incluso cefalea (27%), diarrea (14%) e stanchezza (13%), ed erano tutti di intensità lieve o moderata. Non si sono verificati gravi eventi avversi e nessun paziente ha interrotto la terapia a causa di eventi avversi…”
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Fonte: “Ledipasvir più sofosbuvir, conferme di efficacia contro l’HCV in pazienti pediatrici”, PHARMASTAR