Sclerosi multipla, Registro svedese – Rituximab superiore ai farmaci di prima generazione
“Rituximab sembra essere superiore ai trattamenti modificanti le malattie (DMT) di prima generazione in termini di controllo delle recidive e della tollerabilità, mentre la superiorità sugli outcomes della disabilità sono meno chiari. Questo è il “verdetto” di uno studio – pubblicato online sul “Multiple Sclerosis Journal” – basato sui dati del registro svedese sclerosi multipla (SM), nel quale si sono posti a confronto pazienti con SM recidivante-remittente (RRSM) trattati con rituximab, da un lato, e con interferone (IFN)-beta o glatiramer acetato, dall’altro
«Rituximab è un anticorpo monoclonale mirato in modo selettivo alle le cellule B CD20 positive e si usa ampiamente in un vasto numero di condizioni immunologiche o infiammatorie caratterizzate da cellule B in eccesso o iperattive cellule B eccessive o attive, compresa la SM» ricordano gli autori, coordinati da Tim Spelman, del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche al Karolinska Institutet di Stoccolma (Svezia).
In Svezia si è avuta una rapida escalation del rituximab per la gestione della RRSM che, affermano i ricercatori, «si attesta attualmente a circa il 23% dei pazienti SM trattati, a causa sia di un vantaggio percepito di efficacia sia di una marcata riduzione dei costi complessivi del trattamento, rispetto alla piattaforma di prodotti basati sull’IFN o sui più recenti DMT.
«Non ci sono studi di fase III che esplorino l’efficacia e la sicurezza di rituximab nei pazienti con RRMS» sottolineano Spelman e colleghi «e i dati che supportano l’efficacia comparativa a lungo termine di rituximab nel mondo reale sono particolarmente limitati».
Il registro SM svedese (SMSreg) è un database longitudinale di osservazione SM, utilizzato in tutti i reparti di Neurologia in Svezia. È quindi unicamente posizionato per quantificare e analizzare le tendenze del trattamento locale, in particolare per quanto riguarda l’efficacia comparata.
Gli obiettivi di questo studio sono dunque stati quelli di confrontare la frequenza di recidiva, la persistenza nel trattamento e la progressione della disabilità nei pazienti RRsm che hanno iniziato il trattamento con rituximab rispetto a una coorte contemporanea di pazienti compatibili per propensità trattati con interferone-beta (IFN-beta)/glatiramer acetato (GA).
I risultati del confronto
Un totale di 461 pazienti del registro svedese sulla SM nel braccio rituximab sono stati abbinati per punteggo di propensione in proporzione 1: 2 con 922 pazienti del comparatore IFN-beta/GA, in un periodo compeso tra aprile 2005 e novembre 2015. ..”
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Fonte: “Registro svedese sclerosi multipla, rituximab superiore ai farmaci di prima generazione”, PHARMASTAR