Tumore ovaio – Nel “Dna spazzatura” scoperti dei possibili marcatori utili prognosi fase iniziale
“Una ricerca del Mario Negri si è concentrata sul cosiddetto Dna spazzatura fino a poco tempo fa ritenuto privo di interesse. E in questa parte del Dna i ricercatori hanno individuato tre lncRNAs, che sembrano essere un marcatore predittivo di sopravvivenza e di ricaduta della malattia. “Siamo ancora all’inizio – spiega Maurizio D’Incalci, Capo Dipartimento di Oncologia – ma i risultati di questo studio ci suggeriscono che siamo sulla strada giusta”
Uno dei principali risultati del progetto Genoma, cioè del completamento della sequenza del Dna umano, è che quello che fino a qualche anno fa veniva considerato come Dna ‘spazzatura’ ha invece importanti funzioni regolatorie per la cellula.
Il Dna codificante che rappresenta solo il 2% di tutto il Dna, fino a poco tempo fa, era ritenuto la sola parte di genoma in cui è contenuta la memoria genetica. Grazie all’avvento delle nuove tecnologie, è stato possibile scendere dalla punta dell’iceberg per cercare di capire se, in quello che una volta era ritenuto Dna spazzatura, ci possano essere delle informazioni utili per la prognosi delle pazienti affette da tumore.
Uno studio sostenuto da Airc, con il contributo di Cloud4Care e Sia, recentemente pubblicato sulla rivista Clinical Cancer Research, si è concentrato, in particolare, sul ruolo di lunghi Rna non codificanti (lncRNAs), che fanno appunto parte del Dna ‘spazzatura’. Una firma molecolare basata sui livelli di espressione di tre lncRNA è risultata avere un ruolo prognostico nelle pazienti affette da tumore epiteliale maligno dell’ovaio in fase iniziale (stadio I)…”
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Fonte: “Tumore ovaio. Nel “Dna spazzatura” scoperti dei possibili nuovi marcatori utili nella prognosi nella fase iniziale”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=51977